Il consiglio regionale non può salvare Alessandra Todde, dichiarata decaduta dalla carica di consigliere regionale, e di conseguenza da quella di presidente della regione, per irregolarità nella rendicontazione delle spese elettorali, dove manca anche il mandatario-committente della candidata. A ufficializzare la clamorosa decisione, primo caso di sempre in Italia, è stato ieri sera il collegio regionale di garanzia elettorale della corte d’appello di Cagliari. Una vera e propria tempesta che si abbatte come un ciclone sulla politica sarda a meno di un anno dalle elezioni vinte per un pugno di voti dalla 5 stelle nuorese sostenuta dal campo largo, e che – nonostante le dichiarazioni all’insegna dell’ottimismo e della fiducia nella magistratura – porteranno inevitabili conseguenze sull’azione di governo della maggioranza a trazione 5 stelle-pd.
Intanto, il consiglio regionale non può salvare Alessandra Todde: la massima assemblea sarda può infatti solo ratificare la decisione della corte d’appello, prenderne ufficialmente atto insomma, oppure tenerla in freezer in attesa che sulla questione si pronunci il tribunale, avendo la Todde già presentato ricorso. Ovvio che se la decisione nel merito fosse affidata al consiglio regionale l’esito sarebbe scontato: nessuno, fra i consiglieri di maggioranza e opposizione, vuole andarsene a casa e quindi la presidente decaduta sarebbe automaticamente salva. Ma non è così: il consiglio non può entrare nel merito della decisione, e dunque la Todde, che ha già presentato la sua memoria difensiva, può ora sperare solo nell’esito del ricorso.
Va anche precisato che la decisione del collegio elettorale della corte d’appello non è un atto amministrativo, come ha detto ieri la Todde: non è infatti il tar a dover decidere ma il tribunale ordinario, che potrebbe comunque concedere una sospensiva in attesa della decisione nel merito.
Intanto, mentre il Pd si dichiara fiducioso, Fratelli d’Italia invoca nuove elezioni “se le regole non sono state rispettate”. In generale c’è molta prudenza, in attesa di capire meglio cosa è successo e soprattutto cosa potrebbe succedere da qui in poi.
Una curiosità: mentre da parte di consiglieri e gruppi continuano ad arrivare attestati di fiducia e solidarietà, nessun commento da parte del capo grillino Conte, tempestivo su ogni argomento nelle comunicazioni social, di cui Todde è fedelissima e di cui è stata a lungo la vice.













