“Allerta meteo per stanotte” canterebbe scherzosamente – se ancora fosse viva – la voce comica di Emilio Zanda; invece L’ALLERTA METEO PER PIRRI ancora riecheggia. E fa paura. Perché ieri notte, quando la strada si è nuovamente allagata, poteva andare anche peggio.
Dai residenti della zona sono giunte via e-mail alla nostra redazione, tantissime immagini di strade allagate, di locali commerciali con decine di centimetri d’acqua “tra i piedi”. E tante telefonate sono giunte alle forze dell’ordine. Poi la polizia municipale e la protezione civile
LA COLPA? Della pioggia, ovviamente. Della sua “eccezionalità”, del fatto che di acqua, il cielo plumbeo, nel ha vomitata parecchia.
Ma anche di un fiume soffocato con case e cemento a Pirri, al posto del quale sorge da tempo l’asfalto che consente all’acqua piovana che cade tra le falde collinari di Monreale e di Barracca Manna, di svicolare giù per trasformare PIAZZA ITALIA IN UN LAGO.
E perché mai, se queste sono cose comprensibili, e risapute, davanti al fiume che porta al lago qualcuno non costruisce una diga? Si fa per dire, certo. Ma una soluzione al
PROBLEMA ALLAGAMENTI dovrà pur esistere!
Lo abbiamo chiesto a Fabrizio Marcello che da tempo si occupa dei servizi tecnologici (in qualità di presidente della commissione comunale), per il COMUNE DI CAGLIARI.
L’INTERVISTA. Consigliere Marcello, corrisponde al vero (o forse no) che le vasche realizzate in questi anni ed ultimate di recente in via Stamira e Socrate a Pirri-Monreale, non abbiano funzionato?
“Ogni volta che piove arrivano delle bombe d’acqua, e questo nubifragio ha riversato ben 50 millimetri di pioggia come nelle 2008. Ricordo che nella zona di Piazza Italia scorreva un fiume dove si è costruito, e così quando piove il fiume cerca di riprendere il suo corso”.
Sarà, ma in tanti, specie i più incavolati ad esempio sul web, sono del parere che le vasche realizzate in questi anni ed ultimate di recente in via Stamira e Socrate non abbiano funzionato…
“Tutt’altro, perchè le vasche di via Stamira e Socrate con capienza di 16 MILA METRI CUBI sono servite per frenare e attenuare il fiume d’acqua che arriva da Su Planu, dalla zona di Mulinu Becciu. Senza il loro funzionamento le conseguenze della pioggia di ieri sarebbero state ben peggiori”.
E allora come eliminerete il problema?
“Siamo al lavoro ovviamente. Pensi che abbiamo appaltato le Strade di Barracca Manna con la costruzione delle fogne, sia per le acque bianche che piovane, tutte separate ma che andranno a finire nel collettore C70 già realizzato in via Caracalla. Si tratta del canale sotterraneo che convoglierà le acque di Barracca Manna verso il canale di Terramaini”.
Insomma in questi anni, come Comune e Municipalità, avete realizzato: vasche che trattengono acqua piovana ma non ancora un impianto di smaltimento anti-allagamenti?
“Non solo, abbiamo trovato i FINANZIAMENTI ad un grande progetto in essere, abbiamo già realizzato il collettore c38 che si dovrebbe collegare con la condotta che, propio da piazza Italia smaltirà le acque al Terramaini. Oltre alle vasche giganti sotto via Socrate e Stamira ed altri accorgimenti sono stati realizzati grandi collettori anche in via Mara e via Dolianova,
una zona depressa vicino Auchan. E poi non si dimentichi che abbiamo chiesto i soldi per il dissesto idrogeologico al Governo, i famosi 30 milioni di euro. Con quel denaro completeremo il lavoro”.
Dunque allagamenti addio. E così sia?
“Si, ma i tempi, quelli no. Non li conosciamo ancora”.