Il vaccino, lasciapassare automatico per avere il green pass? “No, per una mia scelta. Non è obbligatorio, quindi non lo faccio ma non voglio essere etichettata come una no vax”. Il tampone nasale? “No, ho avuto due interventi chirurgici delicati e complessi tra il 2009 e il 2011, di decompressione orbitaria bilaterale. Il primo intervento attraverso le palpebre e la seconda attraverso il naso, in entrambe le narici. In pratica, mi hanno ampliato lo spazio orbitario osseo tramite una fresatura, per un problema dovuto ad un morbo particolare. Ho una malattia autoimmune, l’unica soluzione era quella di creare più spazio attorno ai miei occhi. Il mio naso è eternamente infiammato”. E così Patrizia De Rosa, 60 anni, nata a Napoli ma residente da vent’anni in Sardegna, insegnante di storia e filosofia al liceo classico e scientifico Pischedda di Bosa, venerdì scorso si è presentata a scuola stringendo, tra le mani, una lettera dove autodichiarava di essere “risultata negativa al tampone salivare acquistato in farmacia”. La donna ha mandato, alla nostra redazione, foto dell’autodichiarazione, del tampone in questione e dello scontrino, “ho speso quindici euro”. Ma non c’è stato nulla da fare: la prof sperava di poter iniziare l’anno scolastico senza problemi, per tutta risposta ha dovuto ritirare la lettera di “assenza ingiustificata e diffida ad adempiere a quanto previsto dalla norma”. Cioè, tornare a scuola con il green pass.
“Ma io non posso averlo, ho anche fatto avere alla dirigente scolastica il foglio, firmato dal mio medico di famiglia, che attesta le operazioni che ho subìto a occhi e naso. Ho replicato spedendo una diffida alla scuola, al ministero della Pubblica istruzione, al ministero del Lavoro, all’Ufficio scolastico regionale della Sardegna e di Oristano e all’associazione nazionale Presidi”, racconta la prof, “con la quale chiedo che eliminino queste limitazioni”. Difficile che la richiesta possa essere accolta: “Lo so, e tra tre giorni non potrò più insegnare. Perchè non rendono possibili i tamponi salivari per noi insegnanti?”.












