“Papa Leone XIV fermi le bombe di Domusnovas”: lettera della Confederazione Sindacale Sarda rivolta al nuovo pontefice. “Costruire bombe, armi di distruzione di massa, utilizzate per spezzare vite di milioni di innocenti, soprattutto civili tra cui in maggioranza donne, bambini e anziani, non è lavoro”.
Ha esordito ricalcando le orme di Papa Francesco, ossia invocando la pace, ovunque e per tutti e proprio a Papa Leone XIV è rivolto un appello: “Grazie per averci salutato con le parole del Cristo Risorto e di aver invocato la pace come “disarmata e disarmante” in un mondo che corre verso il riarmo e che fa delle armi la più fiorente Economia, provocando guerre, distruzione e morte.
La CSS ha seguito l’insegnamento del suo predecessore Papa Francesco, facendo della “Laudato SI’” il suo programma d’impegno sindacale in una Sardegna sempre più povera, abbandonata dai giovani in cerca di lavoro e speranza.
Qui nell’isola ci vergogniamo di avere una fabbrica di bombe, la RWM/ITALIA nel territorio di Domusnovas/Iglesias che produce bombe, che vengono utilizzate nei maggiori teatri di guerra.
Noi sardi siamo donne e uomini pacifici, ma i decisori politici e le multinazionali ci costringono a questo tipo di lavoro, ricattandoci, offrendo occupazione solo in questo settore o/e in fabbriche
che distruggono l’ambiente ed il territorio.
Per questo la Confederazione sindacale Sarda è convinta che costruire bombe, armi di distruzione di massa, utilizzate per spezzare vite di milioni di innocenti, soprattutto civili tra cui in maggioranza donne, bambini e anziani, NON E’ LAVORO.
Caro Papa Leone, aiutaci a scoprire il lavoro, come l’ha pensato e voluto il Creatore perché esso ritorni ad essere fonte di vita, di benessere e gioia. Questo pronunciamento l’abbiamo chiesto con diverse lettere a Papa Francesco che, nella sua visita pastorale a Cagliari il 22 settembre 2013, nel sentirci gridare: ”Lavoro, Lavoro”, ci ha insegnato che questo grido è una preghiera che profuma di dignità e speranza.
Caro Papa Leone, il Signore e la Madonna di Bonaria ti guidino nel tuo impegno a favore della Pace e dell’amore fraterno nel senso del Vangelo, di quell’amore, che S. Agostino ci ha fatto scoprire essere le persone della Trinità di Dio” spiega Giacomo Meloni.
Ha esordito ricalcando le orme di Papa Francesco, ossia invocando la pace, ovunque e per tutti e proprio a Papa Leone XIV è rivolto un appello: “Grazie per averci salutato con le parole del Cristo Risorto e di aver invocato la pace come “disarmata e disarmante” in un mondo che corre verso il riarmo e che fa delle armi la più fiorente Economia, provocando guerre, distruzione e morte.
La CSS ha seguito l’insegnamento del suo predecessore Papa Francesco, facendo della “Laudato SI’” il suo programma d’impegno sindacale in una Sardegna sempre più povera, abbandonata dai giovani in cerca di lavoro e speranza.
Qui nell’isola ci vergogniamo di avere una fabbrica di bombe, la RWM/ITALIA nel territorio di Domusnovas/Iglesias che produce bombe, che vengono utilizzate nei maggiori teatri di guerra.
Noi sardi siamo donne e uomini pacifici, ma i decisori politici e le multinazionali ci costringono a questo tipo di lavoro, ricattandoci, offrendo occupazione solo in questo settore o/e in fabbriche
che distruggono l’ambiente ed il territorio.
Per questo la Confederazione sindacale Sarda è convinta che costruire bombe, armi di distruzione di massa, utilizzate per spezzare vite di milioni di innocenti, soprattutto civili tra cui in maggioranza donne, bambini e anziani, NON E’ LAVORO.
Caro Papa Leone, aiutaci a scoprire il lavoro, come l’ha pensato e voluto il Creatore perché esso ritorni ad essere fonte di vita, di benessere e gioia. Questo pronunciamento l’abbiamo chiesto con diverse lettere a Papa Francesco che, nella sua visita pastorale a Cagliari il 22 settembre 2013, nel sentirci gridare: ”Lavoro, Lavoro”, ci ha insegnato che questo grido è una preghiera che profuma di dignità e speranza.
Caro Papa Leone, il Signore e la Madonna di Bonaria ti guidino nel tuo impegno a favore della Pace e dell’amore fraterno nel senso del Vangelo, di quell’amore, che S. Agostino ci ha fatto scoprire essere le persone della Trinità di Dio” spiega Giacomo Meloni.












