“Abbiamo bisogno di persone con i sup per controllare bene”, oltre a chi ha possibilità “con barche a vela e altro” per setacciare anche il largo.
Tanti i giorni già trascorsi da quello prima di Pasqua che ha inghiottito i giovani di 20 e 24 anni usciti in mare per una battuta di pesca: dove sono? Vengono cercati da decine di forze scese in campo e tantissimi volontari che, ogni giorno, danno un prezioso ausilio alle squadre specializzate. La preoccupazione della sua famiglia è infinita, si spera ancora in un miracolo, ossia quello che i ragazzi possano aver trovato riparo da qualche parte, in una insenatura magari. Si cerca anche nei fondali, ma sinora ancora nulla: nessuna traccia se non pochi oggetti e una parte della piccola imbarcazione sulla quale erano a bordo. Una richiesta, inoltre, sempre da parte della famiglia Deiana, rivolta a chi “ha partecipato all’evento del 19 aprile a Golfo Aranci “Passeggiate Botanica” e ha fatto foto e video verso il mare”: inoltrarle alle persone vicine ai ragazzi “in quanto potrebbero esserci utili per la ricerca dei ragazzi”.













