Occhi elettronici con cui avrebbe potuto controllare i propri dipendenti durante il lavoro, da casa o dal telefono. Così aveva trasformato il suo bar di Sestu in un “Grande Fratello”, con un impianto di sorveglianza al suo interno. Peccato che questo è vietato dallo statuto dei lavoratori. Che non possono vigilare i propri dipendenti con strumenti audiovisivi.
Avrebbe potuto farlo in realtà rispettando alcune garanzie di legge poste a tutela dei suoi dipendenti, con espressa autorizzazione dell’Ispettorato del Lavoro oppure in virtù di un accordo sindacale.
Secondo le informazioni dei militari, nulla di tutto questo è mai avvenuto ed i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cagliari hanno contestato al titolare una multa da 387 euro che una volta pagata e previa rimozione dell’impianto avrebbe trasformato l’illecito da penale ad amministrativo. Non l’ha pagata e il procedimento penale andrà avanti.












