Si sono ritrovati insieme ai genitori nel parco Nuracesus di Nuraminis, armati di cartelloni e pennarelli, e hanno scritto messaggi di solidarietà e di incoraggiamento per la loro maestra Emanuela Cappai, esclusa dopo tanti anni dall’insegnamento nella scuola primaria perché affetta dalla sclerosi multipla. Un fulmine a ciel sereno per la donna, che sta già battagliando insieme ai sindacati per tornare al lavoro e, attualmente, è in malattia forzata a casa: “La disabilità non è una scelta, l’esclusione sì”, “L’handicap non è una colpa”, “Hai la sclerosi multipla? I tuoi alunni sono al sicuro”, questi alcuni dei messaggi scritti con tanti colori diversi. Un modo per supportare la 54enne e per farle sentire tutta la vicinanza possibile.
E lei ringrazia: “Sono commossa per il grande affetto dimostrato, ancora una volta, dai miei splendidi alunni. Continuerò a combattere anche per loro, perché possano ancora avere me come maestra di storia, matematica, scienze e geografia”.











