di Cagliari Città Capitale
Nella testata web Casteddu OnLine è apparso un articolo a firma di Antonello Gregorini dal titolo “Vogliono un nuovo Quartiere a Monte Urpinu: sparata elettorale?“ che chiama direttamente in causa la coalizione Cagliari Città Capitale e il suo candidato sindaco Enrico Lobina: ci preme sottolineare innanzitutto, che Cagliari Città Capitale non intende, come scritto nell’articolo a cui facciamo riferimento, “realizzare un nuovo quartiere, di edilizia economica e popolare, nei 15 ettari di Monte Urpinu, sui terreni dismessi dall’Aeronautica Militare” ma intende riutilizzare le strutture già esistenti in quel bene dismesso anche a scopi abitativi.
Cagliari Città Capitale, riguardo a queste tematiche – riuso dei beni militari e politiche abitative – ha organizzato nello scorso mese di Dicembre un incontro pubblico dal titolo “Usiamo Bene i beni di tutti“ utilizzando metodi di democrazia partecipata e portando la propria posizione nel dibattito sul tema: siamo consci che nell’area vasta di Cagliari vi sono 58 Servitù Militari, alcune di esse già dismesse e transitate attraverso l’agenzia del demanio nel patrimonio della Regione Sardegna per effetto dell’articolo 14 dello Statuto di Autonomia, pronte per essere prese in carico per il loro riuso civile.
Le schede descrittive dei beni del demanio militare sono disponibili sul sito della RAS ma purtroppo non si riesce a ricavarne informazioni dettagliate per poter predisporre un progetto complessivo di riutilizzo: siamo consapevoli che la Regione Sardegna per l’assegnazione degli spazi dovrà indire una gara di evidenza pubblica e quindi nonostante le buone intenzioni anche le singole associazioni, a meno che non siano molto strutturate, avranno delle grosse difficoltà nel chiedere la disponibilità dei beni per il possibile utilizzo per scopi ricreativi, culturali, sociali o abitativi.
Nel nostro percorso sarà nostra cura coinvolgere le Associazioni e gli Albi professionali (Ingegneri, Architetti, Geometri e Agronomi) oltre a Università e scuole Superiori per “mappare “ i beni in modo da fornire alle amministrazioni proprietarie uno strumento che consenta loro di predisporre progetti di riutilizzo con elementi conoscitivi sufficienti alla valorizzazione dei beni.
Naturalmente siamo molto interessati anche al riutilizzo nel settore dell’housing sociale: per fare un esempio sul bene citato nell’articolo, l’ex Deposito Carburanti, in quella struttura sono presenti due appartamenti che potrebbero essere ristrutturati con poche spese ed assegnati immediatamente a delle famiglie che potrebbero occuparsi della guardiania, attualmente affidata ad una ditta di vigilanza privata per conto della Regione Sardegna che grava sulle tasche dei contribuenti sardi per oltre 200.000 euro annui.
Nel caso specifico di Monte Urpinu, il taglio dei costi di vigilanza e l’assegnazione di due appartamenti potrebbe essere un gran passo in avanti in attesa che l’ex Deposito Carburanti Aeronautica diventi la “Cittadella della solidarietà e del terzo settore” come stabilito dalla recente delibera della giunta regionale.












