Le vittime predilette? Le donne. Segnalato anche di recente mentre chiedeva soldi in mezzo alla strada e nel cuore della notte agli automobilisti, da quanto emerge l’uomo, 51 anni, residente a Quartu, è stato raggiunto dal provvedimento dopo gli accertamenti eseguiti dai carabinieri di Quartu Sant’Elena e Monserrato.
Così nella giornata odierna, i Carabinieri della Compagnia di Quartu Sant’Elena hanno dato esecuzione a una misura di prevenzione personale, emessa dal Questore di Cagliari: all’uomo è stato notificato un Foglio di Via Obbligatorio, con divieto di fare ritorno nel Comune di Monserrato per la durata di un anno.
La misura si è resa necessaria essendo questi stato individuato quale soggetto responsabile dei comportamenti alla base delle numerose segnalazioni pervenute da cittadini e operatori sanitari del Policlinico Universitario “Duilio Casula”, i quali denunciavano la presenza abituale dell’uomo nelle aree adiacenti ai parcheggi della struttura, soprattutto nelle ore serali e notturne. Secondo quanto riferito e più volte accertato dai Carabinieri, il 51enne infastidiva gli automobilisti – tra cui medici e infermieri – insistendo con pressanti richieste di denaro e, in alcuni casi, arrivando persino a colpire le vetture con calci e pugni, generando allarme e preoccupazione.
Dagli accertamenti condotti è emerso che l’uomo è gravato da numerosi precedenti di polizia, riconducibili ad almeno il 2017, per reati contro il patrimonio, la persona e la pubblica amministrazione. Tali condotte ripetute, unite alla particolare insistenza e alle modalità moleste con cui agiva, hanno spinto l’Autorità di Pubblica Sicurezza ad adottare il provvedimento di allontanamento, ritenendo la sua presenza e il suo comportamento pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Solo pochi giorni fa un altro episodio segnalato avvenuto al Policlinico. “Un tizio dall’aspetto apparentemente distinto, alto, magro, in abito, si è avvicinato alla mia macchina in cui ero appena salita insieme a mia figlia. Si è presentato come un ingegnere di Brescia, residente però a Castiadas. Ha detto che era stato appena dimesso dal pronto soccorso dove si era recato perché una trave gli era caduta in testa (ma in realtà non presentava nessun segno di medicazione né fasciature). A suo dire aveva necessità di essere accompagnato alla sua macchina che era sulla 554 all’altezza di Quartu ma, poiché non aveva con sé il portafoglio, chiedeva il passaggio o in alternativa 20 euro per prendere un taxi”. Una storia che, fin da subito, ha suscitato dubbi nella testimone. “Ha detto tutta un’altra serie di cose abbastanza contradditorie che mi hanno insospettito. Mi è improvvisamente tornato in mente un articolo che avevo letto su Casteddu Online qualche settimana fa riguardo a un tipo che nei pressi di viale Diaz si avvicinava a ragazze con le stesse motivazioni e richieste, presentandosi come un architetto di Bergamo”. Alla richiesta di mostrare il foglio di dimissioni, il comportamento dell’uomo è cambiato.
“Gli ho chiesto se poteva mostrarmi il foglio di dimissione che il pronto soccorso doveva avergli necessariamente rilasciato. Lui, visibilmente destabilizzato dalla mia richiesta, inizialmente mi ha detto di sì, poi ha detto che però ce l’aveva in macchina (e come era possibile se era stato appena dimesso e la macchina era sulla 554?). Si è quindi mostrato ‘offeso’ e chiedendomi il perché della mia diffidenza, mentre io gli rispondevo che ‘avevo letto un articolo’ lui si è velocemente allontanato”. Il racconto si chiude con un avvertimento: “Sono certa che si tratti dello stesso individuo, ha semplicemente ‘cambiato’ laurea”.