Monserrato alla sfida dei rifiuti: “Scaricabarile del sindaco, attacca Selargius per giustificare i suoi errori”

Dura replica dei consiglieri Andrea Zucca, Capogruppo La Svolta, e Valentina Picciau, Capogruppo Pauli Monserrato, dopo le dichiarazioni del sindaco Tomaso Locci sulla gestione dei rifiuti: “Invece Monserrato dovrà fare una proroga che non produrrà risparmio ai cittadini di Monserrato e anzi sicuramente farà spendere di più. In barba a tutti quei proclami in cui si sostiene di avere come priorità l’interesse dei cittadini. Ma, si sa, le bugie hanno le gambe corte”


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Dura replica dei consiglieri Andrea Zucca, Capogruppo La Svolta, e Valentina Picciau, Capogruppo Pauli Monserrato, dopo le dichiarazioni del sindaco Tomaso Locci sulla gestione dei rifiuti. Locci aveva denunciato il rischio di rincari per Monserrato e Sinnai dopo il ribasso concesso invece a Selaegius.
“Una settimana fa abbiamo presentato un’interpellanza nella quale chiedevamo notizie su quando verrà avviata la distribuzione dei nuovi calendari e soprattutto informazioni sullo stato dell’arte per la predisposizione della gara e la relativa tempistica in merito al bando della stessa. A poco più di una settimana dalla scadenza dell’ultima proroga dell’appalto dei rifiuti, il Sindaco cosa fa per giustificare le sue enormi mancanze? Rilancia con accuse giocando al suo gioco preferito: lo scaricabarile. Avendo ereditato – spiegano Picciau e Zucca – nel 2016 un appalto ancora in corso e non ancora prorogato, sarebbe normalmente difficile accusare qualcuno se non sé stesso, ciononostante, lui se ne dimostra capace, trovando addirittura nuovi soggetti su cui tentare di riversare le colpe delle sue mancanze. Attacca – tanto per cambiare – chi oggi è rappresentante di minoranza in Consiglio comunale per non aver votato il Bilancio 2018, che avrebbe garantito (secondo la sua visione) il tanto sospirato nuovo appalto, ma affermando questo dichiara il falso: il Commissario straordinario, non ha trovato alcun bando pronto ed a fine giugno 2019 si è visto costretto a fare una ulteriore proroga di un anno a partire dal 1 luglio 2019, onde evitare che i cittadini si trovassero senza il servizio di igiene urbana, peraltro proroga che sarebbe terminata prima della scadenza se l’Amministrazione entrante avesse appaltato il nuovo servizio.
Ovviamente la proroga era atto dovuto perché il servizio era in scadenza il 30 giugno 2019, data del ballottaggio e fu etichettata dall’allora candidato ed oggi attuale Sindaco e dai suoi sostenitori come atto di estrema arroganza da parte del Commissario. Non pago di ciò, nel solito tentativo di spostare l’attenzione dalle sue mancanze, si produce in accuse tutt’altro che velate nei chiari confronti di una degli scriventi, con una dichiarazione al limite della diffamazione, citando non meglio precisati “interessi poco chiari” nell’appalto dei rifiuti, relativamente ai quali sarebbe interessante conoscere gli elementi a riguardo che gli consentono di prodursi in tale, vergognosa affermazione. Ma le sue recriminazioni dal carattere tutt’altro che fondato non terminano qui e superano i confini comunali arrivando ad additare di responsabilità addirittura un ulteriore attore stavolta istituzionale. Si tratta del Comune di Selargius, che trovandosi nella stessa condizione di Monserrato ha fatto un bando per 18 mesi che garantirà un risparmio di 800 mila euro al Comune e ai suoi cittadini. Proprio così: per giustificare le sue mancanze, il Sindaco di Monserrato accusa l’Amministrazione di Selargius di aver fatto un bando in maniera illegittima, senza evidentemente sapere che questa procedura oltre che intuitiva è sostenuta da sentenza di TAR, Consiglio di Stato e ANAC. Il concetto è molto semplice: una procedura negoziata che ha coinvolto diversi operatori economici è legittima più di un ulteriore affidamento diretto. Invece Monserrato dovrà fare una proroga che non produrrà risparmio ai cittadini di Monserrato e anzi sicuramente farà spendere di più. In barba a tutti quei proclami in cui si sostiene di avere come priorità l’interesse dei cittadini. Ma, si sa, le bugie hanno le gambe corte.
Tuttavia, non essendo evidentemente ancora sufficienti le accuse mosse alla minoranza e al Comune di Selargius, il Sindaco cerca anche di delegittimare la società Campidano Ambiente per aver effettuato dieci assunzioni poco chiare, mentre quelle a cui si riferisce altro non sono che processi di stabilizzazione di lavoratori che da diversi anni lavorano come precari per la società, come se non bastasse, si appella a un presunto “mancato coinvolgimento dei Comuni soci e del Consiglio d’Amministrazione in questa scelta, sia relativamente alla possibilità per una partecipata di concorrere ad una manifestazione di interesse bandita da un Comune socio che per l’importante ribasso offerto a Selargius”, confondendo come al solito l’appalto dei rifiuti e la partecipazione dei Comuni alla società Campidano Ambiente nonostante nello scorso ottobre evidenziasse pubblicamente questa differenza di percorsi. Nella sua posizione millantata di uomo di destra liberale (che però nei fatti è più vicina a quella del populista arringatore di folle) nonché di imprenditore, questo lo pone nella discutibile condizione di trovarsi contro il libero mercato (proprio quel libero mercato del quale si riempiva la bocca lo scorso inverno per respingere una proposta della minoranza) al punto da ignorare che a una gara possono partecipare tutti i soggetti che ne hanno i requisiti.
Dando per scontato (non potrebbe essere diversamente e non si vuole nemmeno ipotizzare una situazione differente) che la continuità del servizio di igiene urbana dovrà essere e sarà regolarmente garantito anche oltre il 30 giugno prossimo, e che i nuovi calendari per la raccolta dei rifiuti saranno distribuiti al più presto e comunque prima dell’inizio della terza proroga, questa – aggiungono i consiglieri – è l’ennesima prova della mancanza di programmazione e di fatti concreti, in quanto il bando avrebbe dovuto essere pronto già da diversi mesi, se veramente si fosse voluta scongiurare una ulteriore proroga”.


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