Le strade off limits sono tante per il G7 in programma per tre giorni a Cagliari. Chiusure non eterne, spesso spezzettate a seconda dei passaggi delle auto dei potenti riuniti in piazza Palazzo o per motivi di sicurezza che possono portare a sbarramenti decisi nel giro di pochi minuti. E, se da un lato si parla di economia e sviluppo, dall’altro cresce il numero di imprenditori che protestano. Dopo i gestori di locali e ristoranti a Castello (QUI la notizia) arriva la presa di posizione di un nome notissimo, in città e non solo, della ristorazione e dell’imprenditoria. È quello di Gianni Onorato, patron della Motomar, “papà” del rilancio di Marina Piccola, ha anche il ristorante La Pirata in viale Regina Margherita, all’angolo con via Cavour. Per tre giorni dipendenti a casa, fornelli spenti e tavoli vuoti, al pari della cassa. Una botta, sul finire dell’estate, economicamente parlando, che rischia di essere bella forte.
Onorato ha deciso di protestare pubblicamente con un maxi cartello piazzato tra le serrande abbassate: “E dopo il Covid… Chiudiamo pure per il G7. Intorno a noi il deserto, riapriremo venerdì 13 per cena”, con tanto di batterio verde che dovrebbe rappresentare il virus e le bandierine in cerchio dei paesi rappresentati dai ministri dell’Economia al tavolo cagliaritano. “Abbiamo la città già piena di cantieri”, aggiunge, a Casteddu Online, Onorato: “Adesso, per tre giorni vietano il transito quasi in un terzo di Cagliari. Perchè i ministri e i sindacalisti non hanno prenotato un grosso albergo, magari fuori città, per fare le loro riunioni?”.










