È iniziata da pochi minuti l’autopsia su Mattia Ennas, il diciannovenne di Quartu Sant’Elena morto, oltre due mesi fa, dopo essere precipitato da un palazzo del rione cagliaritano di Mulinu Becciu. Il suo corpo è stato riesumato ed è stato trasportato al Policlinico di Monserrato. Il medico legale è Roberto Demontis, mentre la famiglia del ragazzo ha scelto un esperto ortopedico per eseguire una “tac total body”. Bisogna verificare se tutti i traumi e le contusioni siano legate alla caduta o se, invece, ci sia qualche segno di violenza o di aggressione. La svolta sull’autopsia è arrivata poco più di una settimana fa su decisione del pm Enrico Lussu. Quello che prima era “segnato” come suicidio, adesso l’ipotesi di reato è doppia, omicidio e furto. Le nuove indagini sono partite grazie alla denuncia presentata dal legale dei genitori di Ennas, Gianfranco Piscitelli. “Siamo in piena autospia”, queste le uniche parole dell’avvocato, presente al Policlinico.
Verifiche e analisi andranno avanti ancora per molte ore. Anche nelle ultimissime ore i genitori di Ennas – Valerio e Ornella Mallus – hanno detto a tutti che il loro obbiettivo è solo uno: “Arrivare alla verità sulla morte di nostro figlio, qualunque essa sia”. Parole ripetute anche dopo la rivelazione fatta da “Chi L’Ha Visto?” su Rai 3: Ennas sarebbe stato ripreso da un’altra telecamera mentre si trova in via Deliperi e, dopo aver attraversato in diagonale la strada, arriva in via Brotzu. Quindi, qualcuno potrebbe averlo accompagnato sin lì e il giovane non avrebbe mai preso il pullman che, da non si sa bene quale punto di Cagliari, l’avrebbe portato sino a via Businco.












