Malinconia Cep: il quartiere che è rimasto nel cuore di tanti cagliaritani, che lì sono nati e cresciuti, continua a spopolarsi. Sembrano passati secoli dal boom edilizio degli anni Ottanta, e il disinteresse del Comune nei confronti di questo rione è tutto in questa immagine simbolo: il campetto di calcio, che sta dietro all’area cani di via Flavio Gioia, è completamente abbandonato oltre che ricoperto di erbacce. Tanti ci hanno giocato da bambini,ora è ovviamente l’esempio della desertificazione del Cep. Soltanto un anno fa in un’intervista a Casteddu Online il benzinaio storico del Cep, signor Mario, raccontava: ““I tempi sono cambiati – racconta signor Mario – e anche lo stile di vita. Il quartiere in questi anni è mutato tantissimo perché i giovani sono morti: sarà un’espressione dura ma è vero, troppi ragazzi sono morti qui a causa della droga”. In tutto sono quaranta i giovani che negli ultimi quarantatré anni hanno perso la vita. Fino agli anni ’80 il Cep era un rione tranquillo, che viveva nella semplicità e legalità. Poi l’arrivo della droga e della delinquenza ha sconvolto tutto. “Intorno al 1980 il quartiere ha cominciato a degradare in maniera spaventosa – continua signor Mario – e le cause principali sono state la mancanza di educazione ma soprattutto di lavoro: il lavoro educa e distoglie dalla noia. Per molti giovani è mancato il fatto di essere inseriti in strutture con orari e responsabilità, con datori di lavoro capaci di educarli. Per molti anni ho cercato di aiutare molti giovani, e l’ho fatto per vocazione personale, perché me lo sentivo dentro. Mi sono dedicato agli ultimi, ai sofferenti, quelli che avevano una vita disordinata tra violenza e tossicodipendenza. Ho provato a distoglierli dalla droga standogli vicino e ascoltandoli: in alcuni casi sono riuscito a portarli in comunità dove molti sono cresciuti e hanno intrapreso strade diverse, altri purtroppo ci sono ricascati. E troppi hanno perso la vita: li porto tutti nel cuore”.
Ed è davvero così, come raccontava signor Mario. Il Cep è quasi un quartiere fantasma, dormitorio: ha un’immagine molto migliore del passato, droga e delinquenza abitano lontano. Fortunatamente. Ma forse qualcosa si potrebbe ancora fare, per valorizzarlo e non farlo morire. Un quartiere pieno di sogni, troppi si sono spezzati. Ma i ricordi, quelli sì, restano bellissimi.











