Magro, un sacchetto di ossa, pulci e zecche: rinvenuto un piccolo cane che vagava senza meta nel territorio, ora è affidato alle amorevoli cure dei volontari, la sua storia ha già fatto il giro del web scatenando dolore e rabbia per l’ennesima “vittima” del menefreghismo umano nei confronti degli animali.
“Non abbiamo veramente parole ma solo tanta rabbia.
Ma come si fa?”: con queste parole, Elena Pisu, da sempre in campo per il benessere animale, esprime il suo commento per Patrizio, così è stato chiamato, l’ultimo arrivato al rifugio. È un maschio di circa un anno, pelle, ossa e parassiti: le sue condizioni sono “critiche”, chissà da quanto tempo non mangiava. “È un vero tesoro, molto buono ed affettuoso, da oggi solo cose belle”. Al collo aveva una medaglietta, sinonimo che un tempo è stato un cane di proprietà. Nonostante le ricerche, al momento non è stato reclamato se non dai tanti cittadini che, appresa la sua storia, hanno espresso un pensiero per il povero cane. Ovviamente ora non è adottabile, prima necessità di urgenti cure con la speranza che si possa riprendere e vivere la sua seconda vita.












