di Paolo Rapeanu
La proposta l’ha fatta Matteo Salvini, già qualche mese fa, e l’ha riproposta durante un incontro a Treviso il 2 giugno scorso: “Reintrodurre servizio militare e servizio civile obbligatori” può essere utile per “insegnare di nuovo la convivenza civile”. Una proposta che, già nei mesi scorsi, ha trovato il plauso di varie anime di quel Movimento 5 Stelle con il quale il partito leghista, oggi, guida l’Italia. L’idea di Salvini piace a non pochi cagliaritani. C’è chi trova giusto garantire più disciplina ai diciottenni di oggi tra una corsa con il fucile tra le mani e un’alzabandiera all’alba, chi lo trova come un modo per sbarcare il lunario e magari costruirsi una carriera ma c’è anche chi teme che, a decisione messa nero su bianco, molti giovani possano inventarsi delle scuse pur di non indossare la divisa.
Salvatore Piras, pensionato 60enne, è sicurissimo: “Giusto, non ci sono più soldati. I giovani di oggi, poi, sono sbandati, non hanno un lavoro e una tranquillità perché privi di prospettive”. Alberto Lembo ha 43 anni ed è disoccupato: “Ai miei tempi sono stato scartato, ma per molti ragazzi di oggi fare il militare può essere un modo anche per avere un lavoro sicuro, dopo che finisci gli studi devi quasi sempre ripartire da zero per trovarti una strada”. Andrea Canu, cagliaritano 35enne: “I diciottenni vanno educati dalla famiglia, non dallo Stato. Ci sono tanti ragazzi e ragazze che imboccano una cattiva strada, e finisono anche con il drogarsi. Sono sicuro che molti giovani sarebbero pronti, se dovessero davvero reintrodurre la leva obbligatoria, a trovare delle scuse pur di non fare il militare”.










