Fabio Macciò: “Ci stiamo lavorando abbiamo in mente una giornata molto importante, sarà una manifestazione più massiccia per la quale si stanno proponendo dei gruppi molto corposi e stiamo aspettando di fare una cosa diversa. La voce sarà data sempre al popolo però dovrebbero essere presenti delle persone per ascoltare e rispondere alle domande che verranno poste.
Stiamo invitando delle persone molto importanti, se non le più importanti, a intervenire a questa manifestazione. Sabato non ci sono stati tafferugli, la polizia era felicissima e abbiamo dimostrato e detto quello che dovevamo dire: c’è stato un giro di 2500 persone, che non è poco, e chi non è potuto venuto ha avuto la fortuna di seguire la diretta di Casteddu Online.
Noi chiederemo, da persone civili, la presenza di chi conta e che deve solo rispondere alle domande che verranno poste da gente competente”.
Si attende solo la data e le autorizzazioni da parte della prefettura, insoma, ma quello che soprattutto viene chiesto è che si possa lavorare: “Prima si riprende a lavorare, prima si riprende a mangiare. Noi siamo quelli che abbiamo pagato per mandare avanti l’Italia, la nazione che ci hanno lasciato i nostri nonni e quanto dobbiamo aspettare ancora? Io sono stato licenziato nel 2020, sto chiedendo l’elemosina ai miei genitori, che sono pensionati, per dar da mangiare ai miei figli e mi sono mosso perché sono uno del popolo. Sono disperato anch’io come tutti i proprietari e i gestori delle attività chiuse.
I governatori devono salvare popolo”.
Risentite qui l’intervista a Fabio Macciò del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu
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