Diventa un caso nazionale la vicenda, scende in campo anche l’organizzazione internazionale protezione animali che annuncia una istanza di accesso agli atti e non esclude un’azione da intraprendere nelle dedi opportune. “Un inaccettabile “spettacolo”, retaggio del passato remoto, un’usanza che mette a rischio cavalli e cavalieri” è stata definita la discesa a gran velocità in onore del Santo e della tradizione che, ancora oggi, va avanti non senza polemiche. Le immagini dei cavalli gravemente feriti, e poi abbattuti, hanno fatto il giro del fel web e delle testate giornalistiche nazionali: centinaia i commenti che sono susseguiti, animalisti in rivolta contro palii e giostre dove la sorte dei partecipanti a quattro zampe è motivo di pericolo.
Grande paura anche per i cavalieri finiti a terra e calpestati dagli animali in corsa, per fortuna le loro condizioni non sono gravi, al contrario di quelle degli esemplari sottoposti, dai veterinari incaricati, all’immediata eutanasia.












