Ha visto l’arbitro che indicava il dischetto, dopo avere fischiato un rigore a favore della sua squadra, il Settimo San Pietro, si è subito avvicinato e gli ha detto: “Guardi che non c’è, il fallo è inesistente”. Il protagonista del bellissimo gesto, all’insegna del fair play, è il giovanissimo centrocampista Riccardo Locci. Quattordici anni, indossa con orgoglio la maglia blucerchiata del Settimo e la onora non solo dando il massimo in campo, ma anche segnalando irregolarità che potrebbero favorire la sua squadra. Il direttore di gara è tornato sui suoi passi, annullando il rigore. Per la cronaca, alla fine la gara Settimo San Pietro-Assemini è finita 8-1. “I nostri avversari sono ultimi in classifica”, spiega l’allenatore settimese Giuseppe Dessì: “Ciò significa che il gesto del mio giocatore è davvero profondo e sincero, frutto di un’onestà sportiva che è da sempre il nostro marchio di fabbrica. Quando siamo tornati negli spogliatoi, a gara terminata, gli abbiamo fatto tutti i complimenti”.
“È rarissimo che un giovane, di questi tempi, si faccia annullare un rigore. Viviamo in un periodo dove, spesso, si pensa solo a vincere, e non a essere prima di tutto dei bravi e onesti giocatori”. Anche la società ha deciso di omaggiare il baby calciatore con un post pubblico su Facebook: “In questa giornata di festa per i giovanissimi, del mister e dei papà non possiamo non evidenziare il gesto eccezionale del giocatore Riccardo Locci. A seguito di un errore arbitrale che ci assegnava il rigore non ha esitato un attimo a dire all’arbitro che il fallo era inesistente e annullando di fatto la decisione dell’arbitro. Un orgoglio, un esempio di lealtà sportiva e maturità di un nostro ragazzo che ha già la stoffa per un futuro roseo. Onore a Riccardo e che tutta la Settimo calcistica sappia e ricordi. Grazie”












