La professoressa Cinzia Paolina De Lio, dopo la sentenza della cassazione che ha confermato il licenziamento a fronte di 20 anni di assenza su 24 dal luogo di lavoro, risponde così al quotidiano La Repubblica, che voleva sentire la sua versione dei fatti. «Scusate, ma ora sono al mare» le parole della De Lio «Ricostruirò la verità dei fatti di questa vicenda assolutamente unica e surreale», ha spiegato «voglio gestire personalmente l’aspetto mediatico della vicenda. Non rispondo a domandine di giornalisti buttate qua e là che non renderebbero giustizia all’affermazione della verità in merito alla mia vicenda, unica in senso assoluto. Sono disponibile, ovviamente, a trasmettere ai colleghi che me lo chiederanno atti e documenti utili».
La De Lio, docente di storia e filosofia, era stata licenziata dopo un’ispezione del provveditorato a fronte delle numerose lamentele degli studenti che la ritenevano impreparata sulle materie che avrebbe dovuto insegnare, incapace di valutare e senza nemmeno i libri di testo in aula.
La professoressa e giornalista pubblicista , 66enne calabrese ma da sempre in zona Trieste, ha provato a giustificare i suoi metodi come libertà di insegnamento e ha evidenziato la sua preparazione più che vasta: «diplomata in pianoforte, tre lauree, specializzata in nuove tecnologie e autonomia scolastica», con «perfezionamento in criminologia, pet therapy, storia della medicina, parassitologia del territorio, disturbi specifici dell’apprendimento, igiene mentale dell’adolescenza».
Si attendono ulteriori spiegazioni da parte della docente che, come ha espressamente detto, vuole essere lei in prima persona a chiarire le sua posizione.













