La Sardegna boccheggia, stretta nell’abbraccio infernale di Caronte che sfida come mai prima d’ora la resistenza a un caldo quasi cattivo. Sulla graticola da giorni, i sardi sono costretti a convivere con temperature record, anche oltre i 41 gradi in alcune zone, soprattutto nel sud dell’isola, come a Capoterra, Sestu e Ballao. Per le prossime ore non sono previste tregue: domani la situazione sarà simile, anzi la colonnina di mercurio salirà ancora un po’. Soltanto giovedì si potrà iniziare a respirare, con un progressivo calo delle temperature che porteranno anche dieci gradi in meno venerdì, con qualche temporale isolato.
Per il momento, è in forte sofferenza anche la campagna, provata da mesi di assenza di piogge. E, contrariamente a quanto si credeva finora, se continuerà così anche le scorte d’acqua potabile per l’estate potrebbero non bastare.
Foto A. Mura












