Se si vive in Sardegna per lavoro, nei mesi estivi bisogna scordarsi la continuità territoriale garantita invece d’inverno in caso, appunto, di domicilio lavorativo. Chi ha necessità di spostarsi da qui a ottobre, deve perciò farsi spennare.
L’assurdo regolamento è la conseguenza del mancato intervento della Regione con una clausola che, per i lavoratori, protegga anche il periodo estivo come sarebbe giusto che fosse. tantissime le segnalazioni che stanno arrivando in redazione da parte di lavoratori che, al momento di acquistare il biglietto, si sono trovati di fronte alla brutta sorpresa: d’estate, anche chi lavora, deve pagare somme stratosferiche come un qualunque turista. Basta andare sul portale della Regione e controllare: ancora una volta, la gestione fallimentare dei trasporti in Sardegna presenta falle e storture che danneggiano i cittadini, a vantaggio di compagnie aeree che non si fanno scrupolo di lucrare con biglietti a prezzi inaccettabili e ricattatori per chi è costretto a spostarsi. Mandateci le vostre testimonianze.












