O Solinas oppure salta tutto, anche nelle altre regioni. La Lega stoppa la candidatura di Paolo Truzzu alla presidenza della Sardegna e si riprende il pallino delle decisioni: o si candidano tutti gli uscenti, oppure anche nelle altre regioni sarà rimesso tutto in discussione.
All’indomani del surreale vertice di coalizione del centrodestra a Cagliari, più una prova muscolare che un confronto politico dove nessuno ha avuto il buon gusto di fare un passo indietro né tantomeno di pensare per un minuto al sardi e Sardegna ma solo a poltrone e potere, la Lega detta le sue regole. “Noi facciamo tesoro delle parole di ieri di Giorgia Meloni nella sua ottima conferenza stampa. Il Centrodestra è un valore e l’unico modo per vincere è riconfermare i candidati che hanno governato bene per cinque anni. Tutti i partiti del Centrodestra sono stati rappresentati nelle giunte regionali e se ci fossero stati problemi li avrebbero sollevati, ma non lo hanno fatto”. A dirlo è Andrea Crippa, vice-segretario della Lega
“Prima delle Europee – spiega Crippa – vanno al voto quattro regioni e la Lega è per riconfermare i presidenti uscenti: Solinas in Sardegna, Marsilio in Abruzzo, Bardi in Basilicata e Cirio in Piemonte. Se così non fosse anche per una sola regione, si riaprirebbero i giochi e il tavolo su tutte le altre regioni. Prima inizia la campagna elettorale e meglio è, l’obiettivo è vincere uniti. Non è una questione di partiti, due di questi quattro candidati sono di Forza Italia (Bardi in Basilicata e Cirio in Piemonte) e per noi si deve andare avanti con gli uscenti che hanno ben governato. Noi siamo per la continuità, vedremo se altri si prendono la responsabilità di rompere e cercare alternative. La Lega segue le parole di Meloni in conferenza stampa: l’unità del Centrodestra è un valore, abbiamo quattro presidenti uscenti che hanno amministrato bene e non c’è alcun motivo per cambiare nomi. Quindi per noi il candidato in Sardegna resta Solinas”, conclude Crippa.
La candidatura di Truzzu, mai stata ufficiale almeno non per conto di tutto il centrodestra, torna così in discussione. In un teatrino avvilente, da parte di tutti i partiti della coalizione, che di politica non ha assolutamente nulla. E che agli interessi dei sardi non pensa neanche di striscio.












