C’è chi aveva preparato il beauty con tutti i trucchi e fondotinta, chi aveva acquistato un abito di classe per la serata “speciale” prevista a bordo e chi, più semplicemente, aveva avvisato gli amici che per sette giorni avrebbe avuto, spesso, problemi di ricezione con lo smartphone. Una settantina di sardi erano pronti, chi in coppia chi da solo, a trascorrere le ferie a bordo della Costa Pacifica, uno dei giganti del mare di Costa Crociere. L’arrivo era previsto oggi, 30 luglio 2024, in tarda mattinata a Golfo Aranci, dopo un primo cambio di programma (era attesa infatti a Olbia). Così, sin da Cagliari per arrivare alla zona del Nuorese e del Sassarese, in auto o con dei transfer, tutti si sono organizzati al meglio. Ma, a poche ore dall’attracco, la doccia freddissima: tappa sarda annullata per cause tecniche. La nave è rimasta in porto e, solo successivamente a dei controlli serrati legati alla sicurezza a bordo e i lavori del caso è ripartita, alla volta di Palma di Maiorca, bruciando totalmente la Sardegna anche per la disperazione di chi era già presente a bordo, che avrebbe voluto godersi qualche ora di relax. Per loro un rimborso di 100 euro, per i sardi la promessa del rimborso totale dei biglietti ma niente di più. Risultato? Vacanze estive rovinate. E, se anche la Costa ha già garantito i rimborsi di tutti i biglietti, c’è chi promette battaglia e una richiesta di risarcimento di danni “per vacanza rovinata”.
C’è Roberta Poddighe, docente 38enne di Dualchi, che insieme al marito ha speso 3242 euro: “Avremmo dovuto visitare Palma di Maiorca, Marsiglia, Siviglia, Savona e poi ritorno a Civitavecchia martedì prossimo. Il nostro agente mi ha avvisata che non saremmo più partiti solo stamattina perchè la Costa Crociere ha avuto un guasto. Ci hanno negato un imbarco in altri porti adducendo motivi legati alla sicurezza. Sto già presentando un reclamo ma chiederò anche i danni, avevo anche acquistato l’abito obbligatorio per la serata speciale. E, inoltre, mi sono bruciata le ferie”. Stessa rabbia anche per Michela Brich, 33enne di Capoterra, che col suo compagno ha raggiunto Golfo Aranci per, poi, subire la doccia fredda: “Avevamo speso circa 1900 euro per otto giorni, approfittando di un last minute. La rabbia è davvero tanta, le ferie terminano il sette agosto e c’è poco tempo per organizzare altro, per giunta in questo periodo, in piena estate. Il rimborso è assicurato ma non basta, anche noi chiederemo i danni perchè abbiamo pagato per un servizio che, alla fine, non ci è stato garantito. La Costa Crociere mi ha addirittura proposto una partenza domenica, ma dal porto di Bari. Solo per raggiungere la Puglia dovrei spendere settecento euro”.









