L’ennesima perdita di una vita umana, come quella di questo uomo, un padre di 47 anni, Giovanni Fanni sotto gli occhi dei suoi figli e della sua famiglia, è una tragedia devastante che mi tocca da vicino poiché anche io padre di un bambino e molto spesso attraverso quella strada. Sono ormai troppi gli incidenti gravi e mortali che si verificano in quel tratto di strada tra la rotonda del “Good” e quella che conduce a Marina Piccola. In oltre 1 km di strada, c’è un solo semaforo attivo all’incrocio con Via Vergine di Lluc, mentre l’altro è un semaforo a richiesta per l’attraversamento pedonale, poco prima del curvone che porta a Marina Piccola. Quando una moto o una macchina trova il verde all’incrocio con Via Vergine di Lluc, la velocità che si può raggiungere è spaventosa.
Questa situazione ha portato a incidenti innumerevoli; in oltre 40 anni che abito proprio di fronte al punto in cui è avvenuto l’incidente io e tutti i condomini abbiamo assistito il più delle volte inermi allo spegnersi di vite umane o a gravissime conseguenze, solo dal luglio del 2023 ad oggi tra incidenti e ed investimenti su quelle strisce ne ho contato una decina e molte volte è andata bene solo per puro caso. L’amministrazione comunale è al corrente di questi dati. Si era parlato di una rotatoria, di autovelox fissi, di dissuasori, ma finora nulla è stato fatto. Il vero problema è trovare il modo di limitare la velocità. È vero che la responsabilità di chi causa l’incidente è evidente, ma è inaccettabile che non siano state adottate misure per prevenire questi eventi.
Non serve più discutere se la colpa sia di chi corre, usa il cellulare o si distrae queste cose vanno sanzionato ma il comune ha il dovere di rendere una strada sicura e fare prevenzione in ogni caso nulla di concreto è stato fatto per migliorare la situazione. In questa zona, frequentata da residenti, turisti, e soprattutto da anziani e bambini, le condizioni di sicurezza sono deplorevoli. Gli attraversamenti pedonali sono insufficienti e spesso chi attraversa viene preso a urla. È necessario che tutti gli attraversamenti pedonali siano dotati di semafori attivi e a chiamata, e che vengano installati dissuasori di velocità.
Questa strada è un punto critico dove si incrociano attività commerciali molto frequentate, come il “Good” e “Tutti i Giorni”, attività ricettive sempre piene in estate e non solo per non parlare delle fermate degli autobus principali. È inaccettabile che, data la pericolosità di questo tratto, non siano state adottate misure adeguate. Molti hanno ormai perso le speranze che questa strada possa diventare sicura, ma io voglio credere che gli uomini possano ancora fare la differenza. È fondamentale che l’amministrazione comunale prenda immediati provvedimenti per migliorare la sicurezza. I cittadini devono smettere di rimanere a guardare; è tempo di agire e di pretendere cambiamenti concreti.
È inammissibile che un incidente così tragico si sia potuto ripetere sempre nello stesso punto. Un punto oltretutto in cui un attraversamento pedonale non porta da nessuna parte, si attraversa e si finisce in un isolotto spartitraffico senza possibilità di attraversare se non in mezzo alla strada, e non tutti prima di attraversare possono intuire che quell’attraversamento finisca nel nulla. Esprimo il mio profondo dolore e rammarico per la perdita di questo padre e mi unisco al cordoglio della sua famiglia. La rabbia e la frustrazione per quanto accaduto devono tradursi in azione, per evitare che altre vite siano spezzate in modo così ingiusto.Un semaforo spento non funzionante da anni che avrebbe potuto fare la differenza.











