Sci e scarponi ai piedi, equipaggiato e aiutato da un istruttore pronto ad aiutarlo, ha ammirato dall’alto dei 4810 metri del monte Bianco l’immensità dell’Italia da un lato e della Francia dall’altro. Massimo Onnis, 33enne di Villasimius, da dieci anni vive in Francia, a Chamonix: “Lavoro come economo in una struttura alberghiera, sono arrivato qui nel 2014”. E ieri, “con un’ascensione di sette ore e quindici minuti, sono riuscito a raggiungere un bel record. Sono tra i pochi sardi a esserci riuscito, ma non è stato facile”. L’ha aiutato anche la temperatura notturna: “Non è mai scesa sotto i cinque gradi, abbastanza gradevole e non estremo. Ci siamo fermati a dormire in una baita e poi siamo subito ripartiti, la notte prima invece abbiamo usato tende e materassini”. Tutto in poche ore, quindi: “Di notte la temperatura è rimasta calda, 5 gradi”, un altro record a quelle altezze. Certo, non si è infilato due giorni fa gli scarponi e gli sci per la prima volta, il trentatreenne: “Tutto è stato graduale. Ho fatto trail, running, sono rimasto attivissimo in estate per prendere meglio la confidenza con il terreno quando ci sono ghiaccio e neve. E, soprattutto, ho compiuto l’impresa nell’unica finestra annuale disponibile, di circa un mese e mezzo, durante la quale non c’è un clima sfavorevole”. Ovvero, cielo sereno, niente pioggia e velocità del vento tutt’altro che estrema.
Una volta arrivato in cima, i primi pensieri di Onnis sono stati “per la mia famiglia che è a Villasimius, lontana da me, purtroppo, e per i tanti miei compaesani che sono scomparsi prematuramente, molti erano miei amici”. Tutti salutati poco più che ventenne per lavorare all’estero, tra la Savoia e la zona delle alpi francesi. Lì ha trovato anche l’amore: “Ho una fidanzata, stiamo insieme da qualche anno”, confessa. Prossimo obbiettivo? Estremo, abbastanza, tanto per non cambiare: “A fine giugno parteciperò alla maratona di Mont Blanc. Si tratta di novanta chilometri di percorso con ben seimila metri di dislivello”. E, in ultimissimo, ancora pensieri legati al monte Bianco scalato: “Penso di essere l’unico di Villasimius e probabilmente tra i pochi sardi a esserci riuscito. Se, poi, ci dovesse essere qualche corregionale che ha fatto lo stesso mi contatti pure, così potremo scambiarci consigli e pareri con molto piacere”.









