Poco più di un mese fa il Pescara lo ha comprato pagandolo una cifra alla portata (1 milione 200 mila euro) e gli ha fatto firmare un quadriennale. Simone Ganz, figlio d’arte, classe 1993, era esploso due anni fa a Como dopo l’arrivo di Gianluca Festa in panchina. Aveva come compagno Barella giunto col mercato di gennaio, a fine campionato mise a segno 14 reti suscitando l’interesse della Juventus che ne acquistò il cartellino per darlo poi in prestito al Verona. Dove i gol sono stati solo 4 ma non per colpe specifiche del giocatore. Semplicemente come ruolo aveva le stesse caratteristiche di Pazzini ed era evidente che potesse giocare solo quando il Pazzo non c’era, cioè raramente. Adesso il Pescara di Zeman ha esordito col botto: 5 reti al Foggia e tripletta di Pettinari, uno che dopo la Primavera della Roma aveva girato dappertutto segnando sempre col contagocce. Magari visti i buoni rapporti tra Cagliari e Pescara potrebbe arrivare in Sardegna e Melchiorri potrebbe fare il cammino inverso visto che fra un mese o due dovrebbe essere pronto. Perché no. Nella lista delle punte appetibili insieme a Matri del Sassuolo ci sono poi Iemmello della stessa squadra, Pinamonti dell’Inter che detiene anche il cartellino di Puscas scarsamente utilizzato dal Benevento. A Novara, dove il Cagliari ha già pescato Faragò c’è una seconda punta di buona tecnica stranamente a fine contratto e poco considerata. Si tratta di Jacopo Manconi (94), 10 reti l’anno scorso tra Reggiana (serie C) e Trapani (serie B). Chi lo prende fa un affare e una plusvalenza












