Zero euro nella manovra finanziaria nazionale per la Sardegna e l’insularità dal governo amico. L’isola, a dispetto delle recentissime dichiarazioni del vicepremier e ministro dei Trasporti Savini (“Le esigenze della Sardegna sono costantemente all’attenzione del governo”) e nonostante si possa contare sulla stessa parte politica per il governo nazionale e regionale, è rimasta a bocca asciutta. Nonostante, persino, le demagogiche battaglie su insularità in costituzione e dintorni, che si sono rivelate inutili se non alla propaganda politica e mediatica.
Il presidente Solinas e l’assessore al Bilancio Fasolino vogliono ora correre ai ripari, chiedendo l’apertura di un tavolo urgente a Roma con il governo per capire cosa è successo e soprattutto come rimediare al disastro. Difficile che ci si riesca: la manovra è blindata, si concentra su alcune priorità, e fra queste di sicuro non c’è la Sardegna, escludendo tutto il resto. Non una novità, per l’opposizione di centrosinistra: sono anni, dicono, che la Sardegna viene dimenticata ed esclusa da qualunque intervento del governo. Fratelli d’Italia, invece, blinda la premier e difende il governo, scaricando tutto su superbonus e reddito di cittadinanza che hanno consumato le risorse.











