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Il Cacip abbassa le tariffe sul rifiuto umido. Il sindaco di Uta Giacomo Porcu commenta: “ Sarebbe importante anche una riduzione del rifiuto secco”. Il Consiglio di amministrazione del Cacip e l’Assemblea dei sindaci dei Comuni che fanno parte del consorzio pubblico hanno deciso di abbassare il prezzo della frazione umida a 90 euro rispetto alla precedente riduzione a 113. Il taglio dei costi interni della gestione degli impianti ha permesso di ridurre sensibilmente la spesa sostenuta dalle pubbliche amministrazioni. Ma non tutti i comuni sono pienamente soddisfatti. “Abbiamo chiesto al Cacip di rivedere anche il costo del secco- continua Porcu. Comunque siamo soddisfatti della riduzione dell’umido”.
Anche Mario Puddu, sindaco di Assemini è soddisfatto sulla decisone del Cacip: “Ogni decisione che può avere ripercussioni positive per la cittadinanza è sempre ben accolta”. Per quanto riguarda la frazione del secco la tariffa non verrà aumentata: resterà fermo a 164 euro a tonnellata. “Siamo riusciti a portare a 90 euro a tonnellata il costo sostenuto dai Comuni per il conferimento dell’umido – afferma il presidente Cacip salvatore Mattana – , si tratta in assoluto del prezzo più basso sul mercato. Il centro di compostaggio di Macchiareddu, inoltre, produce un compost di qualità altamente utilizzato per fini agricoli e nel giardinaggio”