Il Brotzu sempre più nel caos: si dimettono altri due medici e due vanno in aspettativa: “Sciopero confermato”. “Un disastro annunciato. Carichi di lavoro disumani,nel pronto soccorso del Polo Sanitario più importante della Sardegna si dimettono altri 2 Medici e altri 3 sono in aspettativa. In pericolo la vita degli ammalati.Una situazione di assoluta emergenza che va affrontata a livello Nazionale”
E’ l’ennesima denuncia firmata da Gianfranco Angioni della Usb Sanità, mentre viene fissato lo sciopero generale al Brotzu il prossimo 31 ottobre: “Il Sistema Sanitario Regionale ormai ha messo a nudo tutta la sua drammaticità. In questa situazione è in serio pericolo la vita degli ammalati. Sono oramai numerosissime le dimissioni di medici e infermieri. Si mettano da parte conflitti, aspettative personali e guerre di potere. Si deve ricercare un unità d’intenti, per questo è indispensabile mettere in primo piano la salute dei cittadini. I lavori delle sale Operatorie del Businco sono un ennesimo tassello che ha fatto emergere la fragilità del sistema chirurgico appurato che manca di una regia a livello Regionale.
I lavori delle sale operatorie dell’ oncologico (fatiscenti e obsolete) sono urgenti e necessari e metteranno finalmente in sicurezza operatori e pazienti. Oramai al Brotzu c’è un clima di guerra, per questo non avevamo dubbi che i lavori di ammodernamento e di ripristino delle sale operatorie dell’ Oncologico sarebbero stati utilizzati come un ennesimo strumento per una resa dei conti. L’ammodernamento e il ripristino strutturale delle sale operatorie del centro oncologico di riferimento Regionale, come abbiamo sostenuto e richiesto in questi anni in completa solitudine, anche con le varie manifestazioni, finalmente si sta realizzando. In una fase sanitaria drammatica che vede coinvolta l’intera popolazione Regionale, per il bene dei pazienti e degli operatori, al Brotzu è urgente stemperare gli animi. Bisogna fare squadra non solo a livello politico ma anche sanitario. La ricerca delle soluzioni devono convergere verso un unico obiettivo a garanzia della salute e delle cure. Le diverse specialistiche chirurgiche trattate all’oncologico, come la chirurgia toracica, senologica , ginecologica e antalgica, possono sicuramente convivere per un breve periodo all’interno del P.O. San Michele, per questo è sicuramente importante e fondamentale poter individuare all’interno del Presidio Ospedaliero circa 40 posti letto ed evitare il trasporto dei pazienti da operare e operati. Senza questa soluzione non si può pensare che gli ammalati di cancro possano sopportare un ennesima beffa ed essere utilizzati come pacchi postali. Servono assunzioni immediate e stabili, soprattutto con condizioni di lavoro in sicurezza e con un salario adeguato. Per questi motivi improcrastinabili martedì 15 Ottobre abbiamo programmato una manifestazione presso l’ Azienda Regionale della Salute (ARES). Il luogo non è casuale considerato che oramai tutte le procedure selettive, di assunzione e di stabilizzazione per tutto il territorio Regionale sono in capo a questa azienda, ingessando di fatto le Direzioni Generali che non hanno più facoltà assunzionale e gestionale. Stessa sorte è stata decretata per la formazione obbligatoria, avendo l’ARES l’unico provider.
USB Sanità nell’incontro che si terrà in prefettura giovedì 17 ottobre , oltre a discutere, analizzare e ricercare soluzioni per le diverse tematiche economiche e sanitarie , non potrà fare altro che mettere in risalto che l’Arnas Brotzu non si può distruggere per un disegno già realizzato. Rimane confermato lo Sciopero Generale del 31 ottobre proclamato dall’USB Pubblico Impiego”, conclude Gianfranco Angioni della Usb Sanità.










