Da oggi, 1 maggio, si volta pagina, un passo deciso verso la normalità.
Addio praticamente ovunque al green pass, e mascherine in tasca, pronte a essere indossate in caso di assembramenti, nei negozi, supermercati, ristoranti, posti di lavoro (ferme restando le decisioni delle singole aziende), stadi e arene all’aperto.
Ecco tutte le novità, alcune già previste dal decreto del 24 marzo, altre, in particolare la proroga dell’obbligo di mascherina in alcuni contesti, inserite giovedì scorso nell’emendamento approvato alla Camera recepito dall’ordinanza del ministro Speranza:
Lavoro
Il green pass non dovrà più essere mostrato: chiunque, vaccinato o no, potrà entrare. Non sono più obbligatorie nemmeno le mascherine, che rimangono “fortemente raccomandate”. I datori di lavoro potranno comunque decidere di lasciare l’obbligatorietà dei dispositivi di protezione per i propri dipendenti.
Musei, mostre e hotel
Rimane l’obbligo di indossare la mascherina al chiuso, mentre nei siti culturali all’aperto non sarà necessario.
Niente green pass né obbligo di mascherina negli hotel o in generale nelle strutture ricettive. Lo stesso vale per ristoranti, palestre, piscine e centri benessere degli alberghi. Nonchè per feste e cerimonie.
Mezzi pubblici
Anche qui la scelta è stata improntata alla prudenza, visti anche i dati epidemiologici che vedono la curva su un plateau pericolosamente alto: fino al 15 giugno mascherina obbligatoria nei mezzi a breve e a lunga percorrenza, quindi bus, tram, metropolitane, treni, navi, traghetti e aerei. Dove però non sarà più obbligatorio il green pass.
Scuole
Prorogato l’obbligo di mascherine, chirurgiche o di maggiore efficacia protettiva, fino alla conclusione dell’anno scolastico.
Ospedali e Rsa
Qui “sopravvive” il green pass, che fino al 31 dicembre andrà mostrato (nella versione “super”, ossia dopo il vaccino o la guarigione) per visitare parenti e amici ricoverati. Rimane anche l’obbligo di mascherina per i lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali.
In viaggio
Le regole cambiano a seconda dei Paesi di destinazione ma il green pass nella sua forma “base” continuerà a essere necessario per l’ingresso nei Paesi dell’Ue. Lo stesso per chi arriva (o rientra) in Italia: servirà ancora il green pass base, ossia anche solo con tampone.











