Una morte improvvisa e inaspettata quella di Graziano Origa, artista conosciutissimo nel mondo del fumetto italiano: art director, saggista, fotografo, artista punk, poeta dell’immaginario grafico e giornalista, attraverso la sua attività ha rappresentato il suo mondo eccentrico, originale e anticonformista che gli ha permesso di conquistare un posto importante nel palcoscenico nazionale e internazionale soprattutto del fumetto. Tanti i messaggi che in queste ore si susseguono in suo ricordo, “Fumo di China”: “Una bruttissima notizia, ci ha lasciato anche Graziano Origa, amico e per anni, tra le sue tante iniziative, anche collaboratore di #FdC”.
Era di Dolianova ma aveva girato il mondo, dall’Italia a New York, non si era mai fermato sino a ieri quando è stato rinvenuto privo di vita nelle acque di Margine Rosso a pochi passi dalla riva. Aveva 71 anni ed era tornato nel suo paese natale l’artista rivoluzionario del fumetto italiano, “una figura emblematica – comunica Horror Mind – la cui morte improvvisa ha lasciato il mondo del fumetto in lutto. Le circostanze della sua morte rimangono avvolte nel mistero. Il suo corpo è stato scoperto da passanti sul lungomare di Quartu, al Margine Rosso. Non è ancora chiaro se la sua morte sia stata causata da un malore durante una passeggiata. L’autopsia stabilirà la causa precisa.
Origa era noto per la sua prolifica carriera che abbracciava diverse forme d’arte. Ha iniziato a lavorare nel campo editoriale come autore e creativo indipendente nel 1972 e divenne giornalista nel 1976. Durante la sua carriera, Origa ha esplorato una varietà di medium artistici, tra cui l’illustrazione, la fotografia, e il giornalismo, guadagnandosi la reputazione di artista punk e poeta dell’immaginario grafico. Il suo lavoro spaziava dai libri sui fumetti ai ritratti pittorici di personaggi famosi, dimostrando una straordinaria versatilità artistica.
Origa ha avuto un impatto significativo sul mondo del fumetto italiano. Nel 1973, ha fondato la rivista underground Contro e lo StudiOriga, insieme a un gruppo di aspiranti fumettisti, tra cui Corrado Roi, Fabio Civitelli e Enea Riboldi, che in seguito sono diventati illustratori di Dylan Dog, Tex Willer, Dampyr della Bonelli Editore. Il suo lavoro in campo editoriale include la pubblicazione dell’Enciclopedia del Fumetto, una guida di riferimento per gli appassionati del settore.
Negli anni ’80, Origa si trasferì negli Stati Uniti, dove collaborò con leggende dell’arte come Andy Warhol e Keith Haring. Durante il suo soggiorno a New York, ha lavorato su illustrazioni e ritratti per vari giornali e riviste, contribuendo a consolidare la sua reputazione internazionale. Tornato in Italia, ha continuato a innovare nel campo del fumetto creando diverse riviste, tra cui ricordiamo Fumetti d’Italia, e pubblicando una serie di guide sulla cultura del fumetto.
La morte di Graziano Origa rappresenta una perdita incommensurabile per il mondo dell’arte e del fumetto. Il suo lavoro ha avuto un impatto profondo e duraturo, sia in Italia che all’estero. Con la sua scomparsa, perdiamo non solo un grande talento artistico, ma anche un pioniere del fumetto, un mentore per gli artisti emergenti, e un amico della comunità artistica”.