La Cgil Sardegna lancia un appello alla prudenza sulla possibile riorganizzazione del sistema aeroportuale dell’Isola e sull’ipotesi di privatizzazione dell’aeroporto di Cagliari con la fusione degli scali di Olbia e Alghero. A intervenire è il segretario regionale del sindacato, Fausto Durante, che chiede un segnale chiaro da parte della presidente Alessandra Todde e della Giunta regionale.
Secondo Durante, l’ipotesi attualmente in discussione rischia di concentrare il controllo del trasporto aereo sardo nelle mani di un unico soggetto privato, individuato senza una gara pubblica e riconducibile a gruppi economici forti. Una prospettiva giudicata preoccupante, soprattutto alla luce dei pareri negativi già espressi da organismi autorevoli come la Corte dei Conti e l’Autorità nazionale anticorruzione. Per il segretario della Cgil è sconcertante che, nonostante queste valutazioni critiche, si continui a discutere di un’operazione dalla quale la Regione dovrebbe invece prendere le distanze.
Il sindacato evidenzia inoltre come non siano chiari i benefici per la Sardegna di un eventuale ingresso della Regione nella futura società con un investimento di trenta milioni di euro, che garantirebbe una quota azionaria residuale. Una partecipazione di questo tipo, secondo la Cgil, finirebbe solo per legittimare il trasferimento del potere decisionale a soggetti privati orientati al profitto, senza reali garanzie per l’interesse generale e collettivo.
Al contrario, sottolinea Durante, la presenza pubblica dovrebbe avere un peso tale da assicurare un ruolo effettivo di indirizzo, orientamento e controllo delle scelte strategiche, a tutela dei cittadini sardi e del loro diritto alla mobilità aerea. Un ruolo che non può limitarsi alla possibilità di convocare l’assemblea degli azionisti, poiché questo strumento, da solo, non consente alla Regione di esercitare un vero coordinamento sul sistema aeroportuale e sul trasporto aereo, considerati temi fondamentali per l’Isola.
Per queste ragioni la Cgil chiede alla Regione di opporsi all’operazione e invita a una maggiore cautela nelle decisioni strategiche. Durante richiama anche la recente bocciatura, da parte della Corte costituzionale, della legge sul commissariamento delle aziende sanitarie, ricordando come la sanità sarda, già in profonda difficoltà, rischi ora una nuova fase di incertezza e instabilità. Una situazione che, secondo il sindacato, si sarebbe potuta evitare ascoltando con maggiore attenzione i rilievi e i pareri avanzati in precedenza. L’auspicio è che lo stesso scenario non si ripeta sul delicato dossier degli aeroporti sardi.













