Fase due in Sardegna, norme anti Covid in tutti i cantieri pubblici: pagherà la Regione

Tutte le imprese edili con contratto nel sistema della PA devono adottare le misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19 nei cantieri edili a tutela della salute dei lavoratori, senza costi aggiuntivi. La Regione prepara la fase 2 ribadendo la necessità di aggiornare il Piano Operativo di Sicurezza


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Tutte le imprese edili con contratto nel sistema della PA devono adottare le misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19 nei cantieri edili a tutela della salute dei lavoratori, senza costi aggiuntivi. La Regione prepara la fase 2 ribadendo la necessità di aggiornare il Piano Operativo di Sicurezza (POS) e il Piano di sicurezza e coordinamento (PSC) e individuando la copertura dei maggiori costi da sostenere per specifici DPI e altre attività di contenimento dei rischi nelle somme a disposizione nel quadro economico dell’opera, alleggerendo quindi le aziende del costo. Lo comunica il Presidente della Regione Christian Solinas. “Ripartiamo in sicurezza, la salute dei cittadini e dei lavoratori è il bene primario”, sottolinea il Presidente.

Le misure anti contagio ricordate nella direttiva inviata dall’Assessorato dei Lavori Pubblici a tutti i Comuni e le Province alla Città metropolitana di Cagliari e agli Enti appaltanti del sistema PA, dovranno essere adottate sia alla ripresa delle attività nei cantieri oggi sospesi, sia nei cantieri i cui contratti risultano in fase di stipula. Gli Enti attuatori di interventi di competenza regionale saranno quindi tenuti ad adottare tutti i protocolli volti a impedire la diffusione e il contagio da Covid-9 tra i lavoratori, specie per quelle attività che si svolgono al chiuso. Il tutto senza oneri aggiuntivi a carico delle aziende dato che il maggiore costo dovrà essere individuato nel quadro economico dell’opera.

Nello specifico, i coordinatori per l’esecuzione dei lavori dovranno integrare i Piani di sicurezza e coordinamento (Psc) determinando i maggiori oneri per specifici DPI o altre attività di contenimento dei rischi. Le stazioni appaltanti dovranno dal canto loro vigilare affinché le imprese appaltatrici e subappaltatrici redigano i necessari aggiornamenti dei Piani operativi di sicurezza (Pos) per la tutela dei propri lavoratori.

“L’emergenza che stiamo vivendo ha rimesso al centro la sicurezza nei luoghi di lavoro e la tutela della salute dei lavoratori – spiega l’Assessore dei Lavori Pubblici Roberto Frongia – Insieme ai sindacati e alle Associazioni di categoria abbiamo ragionato sul modo più efficace per far ripartire i cantieri, partendo dal presupposto che oggi abbiamo il dovere di prestare la massima attenzione a tutte quelle attività che espongono i lavoratori a rischi elevati, in primis a quelle che si svolgono nei cantieri edili. È per questo che la direttiva, oltre a indicare la necessità per committenti e stazioni appaltanti di aggiornare i Piani di sicurezza e coordinamento, vuole essere un richiamo alla responsabilità di tutti, imprenditori e lavoratori, sul rispetto delle indicazioni anti contagio favorendone l’applicazione a costo zero per l’azienda”.


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