Enrico Lobina all’attacco: “Vi spiego perchè Zedda ha fallito”

L’intervista del giorno di Casteddu Online: parla il candidato sindaco della coalizione Cagliari Città Capitale, Enrico Lobina.


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Enrico Lobina, 36 anni, originario di Mandas e Sadali, ma da sempre vive a Cagliari. Nel 2003, si laurea in Scienze Politiche, vive poi tra la Sardegna, la Cina, il Vietnam e l’India. Impegnato in politica fin da giovanissimo, nel 2011 diventa consigliere comunale della cosiddetta “maggioranza critica” nell’Amministrazione Zedda. Oggi è candidato sindaco con la coalizione civica-indipendentista Cagliari Città Capitale.

Il Sindaco Zedda nel suo programma elettorale del 2011 promise che nel suo mandato ci sarebbe stato ogni giorno, almeno, un occupato in più. L’Agenzia Regionale del Lavoro smentisce questi dati e, anzi, certifica che la disoccupazione è aumentata del 23%. Dove ha sbagliato Zedda? Se vince le elezioni come intende porre rimedio a questi dati allarmanti?

Allora Zedda raccontò la favola che nei suoi successivi 5 anni di mandato ci sarebbe stato “ogni giorno almeno un occupato in più. Ogni giorno almeno la stabilizzazione per un precario. Ogni giorno almeno un’altra donna che conquista il lavoro. Ogni giorno almeno un giovane che inizi a lavorare”. E’ successo tutto il contrario. Noi di Cagliari Città Capitale lavoreremo per una riconversione economica della città, per invertirne il declino irrefrenabile che ormai ha preso piede. Lavoreremo con un’impostazione totalmente diversa. Non è pensabile che la Capitale della Sardegna non dica nulla sulla questione della continuità territoriale, che non faccia nulla sulla messa in liquidazione della fiera campionaria, che non sia riuscita ad attuare neanche la zona franca doganale e urbana.

Un’altra priorità per Zedda in campagna elettorale, dopo il lavoro, era la questione ambientale. Qual è la situazione oggi?

Per noi ha totalmente fallito anche qui. Abbiamo le politiche dei rifiuti uguali a cinque anni fa, quando oggi dal loro smaltimento e  riciclo si potrebbe creare ricchezza, benessere, diminuire l’inquinamento. Con la riconversione energetica creare posti di lavoro. La nostra proposta è quella di cambiare radicalmente la gestione dei rifiuti, spendiamo troppo: 5o milioni di euro per un servizio che non è all’altezza. Noi pensiamo a un servizio di raccolta a porta a porta con un sistema a tariffazione puntuale, attraverso una gestione pubblica, non privata. Per quanto riguarda la nuova discarica di Uta siamo completamento contrari e lo abbiamo dimostrato convocando un ordine del giorno a riguardo, nel quale il sindaco è stato colpevolmente assente, mentre Pd, Sel e Rosso mori l’hanno bocciato, schierando il comune di Cagliari dalla parte della discarica e del bruciatore. Tutto questo in un momento in cui il progetto di rinnovo del bruciatore è di nuovo bloccato per problemi amministrativi ed in cui la provincia accusa il Cacip di non avere installato le centraline di rilevamento ambientale (perché il Comune di Cagliari non ha mai detto nulla?). La stessa provincia (perché il Comune di Cagliari tace?) ha registrato lo sforamento del tetto massimo delle diossine.

 

Altro punto cardine nella programmazione Zedda era mettere fine all’emergenza abitativa. Voi cosa farete?

E invece non si è costruita neanche una casa. Non sono state fatte politiche abitative per studenti, per le fasce medie, per nessuno. Noi prevediamo cinquecento case in 5 anni, e in 10 l’esaurimento della lista di edilizia residenziale pubblica.

 

Ieri avete lanciato l’invito ai candidati di tenere i dibattiti anche in sardo.

Sì, certo. Noi siamo per il multilinguismo nella società. Io parlo sardo, Italiano, Inglese, Francese e Spagnolo. Siamo per una Cagliari che riconosca la propria specificità linguistica: il sardo, che deve essere considerato una lingua al pari di tutte le altre. Il mio desiderio è che nelle scuole si parlasse il sardo, e poi l’inglese.


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