Non si balla più alla discoteca Soho. Non si balla per due settimane. Non si balla perché 3 ragazzi si sono picchiati all’esterno di una delle discoteche più note di Cagliari e adesso scatta il pugno di ferro della Questura. Non si balla nè a Capodanno nè per l’Epifania. Non si balla e adesso esplode la polemica.Il titolare non ci sta e racconta che altri episodi di violenza sono accaduti a fianco ad altri locali ma in questo caso la chiusura non è scattata. È un mix di ingiustizia e delusione quello che racconta a Casteddu online il proprietario della discoteca dove non si balla ancora per due settimane:“Posso solo dichiarare che questa decisione noi la riteniamo ingiusta e difficile da accettare”, rivela Federico Cordeddu, proprietario della discoteca Soho. “Siamo stati chiusi per fatti accaduti a serata conclusa nei parcheggi pubblici fruibili da tutti, dove le competenze in materia di sicurezza pubblica sono delle forze dell’ordine.
Abbiamo chiesto più volte un presidio che mettesse in sicurezza una zona che ormai e’ frequentata non solo dagli avventori dei locali.
Si sono verificati almeno quattro o cinque episodi simili o ben piu’ gravi fuori da altri locali dove mai nessuno ha visto conseguenze a carico dei gestori.
Non capiamo questo trattamento impari.
E’ un danno irreparabile e grave che ci colpisce in un periodo di festività’. Questo mi fa molto riflettere. Cercheremo di capire in queste ore se ci sono gli estremi per ricorrere al giudice amministrativo e chiedere la sospensione del provvedimento.” Dichiarazioni, quelle di Federico Cordeddu, che da anni lavora onestamente per fare divertire tanti ragazzi a Cagliari che aprono il dibattito sulla mala movida e su chi non riesce a divertirsi nel modo giusto. Il pugno di ferro della Questura è assolutamente legittimo ma bisognerà regolamentare la sicurezza di fronte a discoteche frequentate da tantissimi giovani.












