Le consigliere di centrodestra del Comune di Cagliari, Alessandra Zedda e Stefania Loi, hanno voluto denunciare oggi in un comunicato stampa lo stato di degrado crescente del CEP, un quartiere per molti aspetti dimenticato.
Tra i punti dolenti, la chiusura improvvisa del presidio sanitario, avvenuta senza alcuna comunicazione agli abitanti del quartiere. In quella sede infatti si rivolgevano cittadini provenienti da una vasta area urbana, e la sua chiusura ha privato un intero territorio di un servizio sanitario di prossimità essenziale.
“La decisione di spostare la guardia medica in viale Trieste si è rivelata del tutto inadeguata: l’area è difficilmente accessibile, priva di parcheggi e poco fruibile soprattutto per gli anziani, che costituiscono la maggioranza dei residenti del CEP”, è quanto si legge nel comunicato.
“Oggi, come promesso, siamo tornate per verificare la situazione. Abbiamo trovato un quartiere ancora più abbandonato e degradato.
La struttura di proprietà dell’ASL – chiusa con la motivazione di presunti lavori di ristrutturazione per problemi strutturali – versa oggi in condizioni peggiori: nessun intervento è stato avviato, e il degrado interno è evidente e crescente”.
Altro punto dolente è rappresentato dal parco giochi del quartiere che si trova in condizioni critiche: alcune aree risultano transennate o inutilizzabili dai bambini, simbolo di una manutenzione assente e di una preoccupante incuria generale.
“A tutto questo si aggiunge la mancata cura del verde pubblico – informano -: nelle vie Flavio Gioia, Augusto Righi e Archimede abbiamo riscontrato alberi mai potati, piegati e pericolanti, in alcuni casi a rischio crollo. Un pericolo costante per i pedoni, per le auto in sosta e per chi abita nei palazzi adiacenti, che dimostra l’assenza di una programmazione seria nella manutenzione ordinaria”.
Un’altra criticità importante documentata è la chiusura del mercatino rionale, altro presidio indispensabile per la vita del quartiere.
“È chiuso da troppo tempo, nonostante le rassicurazioni ricevute nei mesi scorsi, secondo cui sarebbe presto andato a bando e avrebbe riaperto a breve – spiegano. Oggi, invece, lo abbiamo trovato in una situazione di estrema decadenza, che abbiamo puntualmente documentato con foto e video.
Grazie alle nostre precedenti segnalazioni – fanno sapere le consigliere – l’area era stata ripulita, ma col passare del tempo è tornata ad essere un luogo di degrado, attraversato ogni giorno da tante persone che lo utilizzano come scorciatoia tra due strade e che sono costrette a vedere una discarica a cielo aperto proprio nel cuore del quartiere.
Di fatto, il CEP è diventato l’unico quartiere di Cagliari privo di qualunque presidio sociale: non c’è una guardia medica, non c’è un mercatino, non c’è un’edicola, nessun punto di aggregazione o riferimento per i residenti.
Non sorprende, dunque, che gli abitanti si sentano abbandonati dalle istituzioni. Infine, lungo via Augusto Righi, abbiamo documentato con foto e video una situazione di grave pericolo per l’incolumità pubblica: cornicioni deteriorati, calcinacci che si staccano e transenne spostate che non delimitano più le zone a rischio.
Ci chiediamo – e chiediamo all’Amministrazione comunale e all’ASL – quante altre segnalazioni saranno necessarie prima di vedere interventi concreti.
Il CEP non può continuare a essere un quartiere dimenticato, dove i cittadini si sentono abbandonati e privati dei servizi essenziali. È tempo di restituire dignità e sicurezza a questa parte importante della nostra città, partendo da ciò che spetta di diritto ai suoi abitanti: la cura, la manutenzione e la presenza costante delle istituzioni.










