La lotta contro i giganti del vento ha oltrepassato il mare e, virtualmente, viene sostenuta da chi ama il paesaggio sardo, le sue caratteristiche e si preoccupa che questo possa essere per sempre deturpato dalle colate di cemento per reggere le mega torri in nome dell’energia green. Una preoccupazione non solo dei sardi, dunque, che da mesi urlano il dissenso a una distesa di pale eoliche e pannelli fotovoltaici, talmente tanti da ricoprire ampie porzioni di territorio. Accanto ai nuraghi, ai monumenti o al posto di carciofi e grano, poco importa per chi ha presentato decine di progetti che, addirittura, in alcuni casi, si accavallano, uno sopra l’altro: amore per l’ambiente che non si interseca con i benefici economici di chi innalza le pale, ciò fa storcere il naso al popolo che si oppone all’assalto eolico. E con lui anche chi ama la natura e i territori non proprio vicini e manifesta la sua solidarietà a distanza: “Salve a tutti dalla provincia di Parma, sono Matteo e ho 26 anni.
Mi unisco calorosamente alla protesta che state svolgendo contro la vergogna che il vostro bellissimo paese sta subendo riguardo al discorso pale eoliche. Non mollate. Non datela vinta a chi vuole trasformare la vostra terra in un parco degli orrori”.












