Samassi non dimentica la tragedia di 39 anni fa in Val di Stava

“Le vite spezzate che un fiume di fango si portò via in quei giorni, ci lasciano il solo ricordo dei nostri morti, e stringono la nostra Comunità attorno alle famiglie colpite, in un silenzioso abbraccio di solidarietà” esprime il Comune.


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Quattro giovani samassesi furono inghiottiti dal fango, lavoravano per la stagione, e la loro comunità, come ogni anno, ricorda i volti e i sorrisi di chi ha perso la vita tragicamente. Foto sbiadite, oramai, solo questo rimane di Luciana Sigura, Maria Assunta Cara, Rosa Pitzalis e Mariano Scano ma i ricordi sono sempre vivi e immortali: il 19 luglio il bilancio definitivo della sciagura inghiottì 268 vittime. Secondi i dati riportati nella ordinanza del Giudice Istruttore del Tribunale di Trento, fuoriuscirono 180 mila metri cubi di acqua e fango che travolsero chi non riuscì a scappare. Tra questi anche i ragazzi del Medio Campidano che lavoravano in Val di Stava. Immancabile il ricordo: “È con profondo cordoglio che l’Amministrazione comunale ricorda i tragici fatti che colpirono anche Samassi il 19 luglio 1985” ha espresso il Comune a nome di tutta la comunità che, ancora oggi, abbraccia chi, purtroppo, è venuto a mancare troppo presto. “La luce su quei fatti è sempre viva e i nomi di Luciana, Assunta, Rosaria e Mariano sono sempre tra noi”.


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