Tempistiche “lumaca” che non vanno d’accordo con le esigenze dei pazienti creando non pochi disagi: “Mi sono sottoposta a un intervento presso l’Ospedale di Cagliari e, come ogni paziente, ho diritto di ricevere la mia cartella clinica. L’ho richiesta il 28 luglio 2025, ma ad oggi non ho ancora ricevuto nulla.
Da settimane sto chiamando quotidianamente oltre venti numeri diversi dell’ospedale, dall’Ufficio Cartelle Cliniche al centralino, senza mai ottenere risposta. Anche la ginecologa che mi ha operata, pur lavorando nello stesso ospedale, mi ha detto di non poter fare nulla per aiutarmi” spiega Serena a Casteddu Online. “Mi sento completamente abbandonata di fronte a una burocrazia che sembra ignorare i diritti dei pazienti. Ho urgente bisogno della cartella clinica per motivi sanitari, e il ritardo sta creando un grave disagio. Ho provato tutti i canali possibili: URP, segreteria, centralino ma nessuno risponde.
Sto preparando un reclamo ufficiale all’ATS Sardegna, sperando che finalmente qualcuno intervenga. Voglio che questa mia storia sia un richiamo all’attenzione delle autorità sanitarie: il diritto alla propria cartella clinica non può essere ignorato, e nessun paziente dovrebbe sentirsi lasciato solo in questa situazione”.
La donna vive a Olbia e “ho deciso di andare a Cagliari per fare questo intervento perché nel mio territorio mi hanno detto che c’era la possibilità che mi venisse tolto l’utero, cosa che, invece, tanti ginecologi hanno detto essere fuori discussione. Dovevo solo togliere due fibromi. Altra situazione assurda”.











