Covid, morto un 67enne a Selargius: “Contagi raddoppiati in 3 settimane”

L’annuncio del sindaco Concu: “La vittima lascia una moglie, quattro figlie, generi e un’intera famiglia: a tutti loro esprimo le più sentite condoglianze”


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“Care concittadine e cari concittadini, purtroppo non ho belle notizie da darvi. Inizio col dirvi che la nostra comunità si trova a piangere un altro nostro concittadino che non è riuscito a vincere la sua battaglia con il Covid. Aveva 67 anni, ma se ne avesse avuto trenta o novanta non ci sarebbe stata alcuna differenza”. Così su Facebook il primo cittadino Gigi Concu. “
Dico questo perché purtroppo mi è capitato spesso, da inizio pandemia, di leggere commenti assurdi a seguito dei decessi di tanti anziani. “Sarebbe morto ugualmente”, o “A novant’anni cosa stupisce?”, trovo questo molto triste e inumano, perché dietro un lutto c’è sempre qualcuno che piange, e il dolore non è sicuramente commensurabile all’età del caro venuto a mancare. Nel caso del nostro concittadino ci sono una moglie, quattro figlie, generi e un’intera famiglia: a tutti loro esprimo le più sentite condoglianze”.
Contagi odierni. Ad oggi a Selargius risultano attualmente 143 positivi: i casi sono raddoppiati rispetto al dato del 29 marzo.
“Settantatré nuovi casi in poco più di due settimane sono tanti. Troppi e preoccupanti”, aggiunge Concu. “voglio riflettere con voi su questo dato, perché non credo corretto e neanche onesto davanti agli enormi sacrifici che da oltre un anno vengono chiesti e fatti, continuare con la retorica facile del “se i contagi aumentano la colpa è dei cittadini e quando diminuiscono il merito è delle istituzioni”. Certo, gli irresponsabili ci sono stati, ci sono e sicuramente continueranno a esserci, e non posso che condannare ancora una volta chi incurante del virus non si attiene alle norme, ma davanti al dato regionale di mercoledì, il peggiore da dicembre, ritengo fondamentale che si faccia di tutto per dare un’accelerata alla campagna vaccinale ancora a rilento. Non si possono ignorare i nostri anziani e i fragili che attendono ancora risposta, costringendoli quasi a elemosinare un diritto – quello alla salute – che non può stare dietro a tempi burocratici dilatati per una serie di ragioni che non voglio né sta a me giudicare.
Chiudo dicendovi che con apposita ordinanza ho prorogato la chiusura della Scuola dell’infanzia di via Bellini, sino al 25 aprile. Una decisione presa – come sempre – a seguito della nota dell’Ats, con la quale è stata comunicata la necessità di portare avanti le indagini epidemiologiche già in corso, conseguenti alla presenza di casi di positività alla variante del Covid in diversi soggetti frequentanti la stessa”.


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