Un indice di contagi che ha fatto temere il peggio sino alla fine, un balzo in avanti che avrebbe potuto causare ulteriore restrizioni per i cittadini. L’assessore alla sanità Mario Nieddu: “In famiglia ci stiamo contagiando di più. È ovvio che se in una famiglia arriva un positivo, soprattutto asintomatico, avviene il contagio. Se le famiglie sono, come è stato nel periodo della lockdown, contenute in casa prima che il contagio arrivi, è difficile che questo succeda ma non possiamo pensare di avere un altro lockdown totale, però bisogna adottare misure più restrittive e le persone si devono rendere più responsabili”.
La convivialità e i contatti sociali stretti, insomma, sono tra le cause principali della diffusione del virus: “Si svolgono ancora festicciole, si fanno pranzi di caccia e queste impattano fortemente sulla curva del contagio. Il problema non è la caccia in sé, perché durante essa non ci sono occasioni per cui si ci possa contagiare, il problema è il prima e il dopo, la convivialità e la socializzazione che precede e segue alle battute di caccia, è questa è la mia preoccupazione”.










