Perché mentire sui servizi del P.O. San Marcellino di Muravera?
Ebbene sì, provando non sulla mia pelle ma su quella di una persona di famiglia, a me cara, di 95 anni suonati, allettata e in A.D.I.e con una grave forma di demenza che oggi alle 3 e mezzo del mattino si è aggravata e aveva difficoltà respiratorie. Era in cura da una settimana per un’infezione con antibiotici, aveva febbre alta, e stava migliorando in quanto non aveva più febbre. Siccome stava molto male abbiamo chiamato il 118 e abbiamo chiesto esplicitamente la presenza della medicalizzata.
Sono arrivati subito, sono stati gentili e hanno fatto gli accertamenti del caso. Auscultando il torace il medico ha evidenziato dei disturbi e ha consigliato di portarla in ospedale più tardi per visitarla al pronto soccorso di Muravera, altrimenti doveva portarla a Cagliari perché i codici gialli e rossi vanno portati li’. Ci piangeva il cuore e abbiamo provato a chiamare un’ambulanza del volontariato visto che non possiamo trasportarla diversamente. Chiamiamo ma l’operatore ci dice che l’ambulanza non può entrare in pronto soccorso a causa delle nuove direttive.
Se chiami il 118 ti portano dritto a Cagliari. Telefono al direttore sanitario che smentisce tutto quanto e dice di portarla a Muravera che l’avrebbero controllata. Passa al contrattacco dicendo che voleva sapere il nome dell’operatore, che erano solo bugie dette da coloro che vogliono far chiudere l’ospedale. Richiamiamo il 118 e ci dicono che a Muravera non possono passare dal pronto soccorso e si va dritti a Cagliari. Adesso è al pronto soccorso del S.S. Trinità per fare una radiografia e le analisi del sangue. Accertamenti che avrebbero potuto fare benissimo qua avendo anche un reparto di medicina. Che tristezza! Abbiamo un ospedale che funziona dicono i vertici e invece l’hanno fatto morire!
Lidia Todde, Comitato “Salviamo l’ospedale San Marcellino”












