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Il governatore della Sardegna Christian Solinas l’anno scorso ci aveva già provato, bocciato però dai ministri Boccia e Speranza prima e dal Tar dopo. Adesso, però, le condizioni sono cambiate e Solinas rilancia: “I turisti che arrivano in Sardegna devono presentare il certificato di vaccinazione oppure un test di negatività al coronavirus”.
A preoccupare il governatore, l’ipotesi che possa succedere quello che era successo l’anno scorso: il rapido passaggio dell’isola da zona quasi covid free a isola con un incredibile boom di contagi per l’arrivo senza controlli di turisti soprattutto in Costa Smeralda. Un errore che, quest’anno, la Sardegna non può assolutamente permettersi. E dunque, gli uffici del governatore sono al lavoro in questa direzione.
Forti, quest’anno, di tre elementi di novità. Il primo sono i vaccini, è perciò più facile esibire un documento concreto, appunto il certificato di avvenuta vaccinazione. Il secondo, è la tendenza che un po’ in tutto il mondo si sta seguendo per garantire vacanze tranquille ai turisti: ultimo caso, la Grecia, che sta mettendo a punto l’idea del passaporto sanitario per restare covid free. Un’idea che in Grecia è a buon punto ma che un po’ tutte le isole a vocazione turistica stanno cercando di realizzare, perché naturalmente per un’isola è più semplice blindare i confini. Terzo elemento, a questo punto forse il più importante, i rapporti della Sardegna con il governo. Ora che l’ex ministro Francesco Boccia è stato sostituito da Maria Stella Gelmini, della stessa area politica di Solinas, questo potrebbe segnare un punto a favore dell’isola. Solinas vuole partire subito, già in vista di Pasqua, anche per cercare di tenere a bada le varianti. È indispensabile tutelare la salute dei sardi, delle nostre imprese e allo stesso tempo rilanciare il turismo”, dice il presidente della regione, confermando che questa è la strada che la regione sta seguendo.