Chiusure e restrizioni, anche relative alla scuola; approvvigionamenti di dispositivi di sicurezza e piano pandemico nonché piano vaccinale. Sono alcuni dei punti su cui la commissione bicamerale di inchiesta parlamentare sul Covid dovrà indagare.
“È istituita una Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus Sars- CoV-2 e sul mancato aggiornamento del piano pandemico nazionale, con il compito di accertare le misure adottate per prevenire, contrastare e contenere l’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del virus Sars-CoV-2 nel territorio nazionale e di valutarne la prontezza e l’efficacia”.
“La Commissione – viene spiegato – ha il compito di: svolgere indagini e valutare l’efficacia, la tempestività e i risultati delle misure adottate dal Governo e dalle sue strutture di supporto al fine di contrastare, prevenire, ridurre la diffusione e l’impatto del Sars-CoV-2. Di esaminare i documenti, i verbali di organi collegiali, gli scenari di previsione e gli eventuali piani sul contagio da Sars-CoV-2 elaborati dal Governo o comunque sottoposti alla sua attenzione”.
Gli scopi della commissione
- La commissione di inchiesta dovrà accertare le ragioni del mancato aggiornamento del piano pandemico nazionale redatto nel 2006;
- di accertare i motivi della mancata attivazione del piano pandemico nazionale allora vigente;
- di accertare le ragioni per cui il piano pandemico nazionale e la sua attivazione non sono stati oggetto di considerazione da parte degli organismi istituiti dal Governo, quali a titolo d’esempio la task- force istituita presso il Ministero della salute e il Comitato tecnico-scientifico;
- di accertare l’eventuale esistenza di un piano sanitario nazionale per il contrasto del virus Sars-CoV- 2 e le ragioni della sua mancata pubblicazione e divulgazione;
- di esaminare la natura e valutare l’efficacia e i risultati delle attività della task-force incaricata di coordinare ogni iniziativa relativa al virus Sars-CoV-2, costituita presso il Ministero della salute in data 22 gennaio 2020 e del Comitato tecnico-scientifico;
- di verificare il rispetto delle normative nazionali, europee e internazionali in materia di emergenze epidemiologiche;
- di esaminare i rapporti intercorsi tra le competenti autorità dello Stato italiano e l’Oms ai fini della gestione dell’emergenza epidemiologica causata dal virus Sars-CoV-2, a partire dal periodo prepandemico;
- di indagare e accertare le vicende relative al ritiro del rapporto sulla risposta dell’Italia al virus Sars- CoV-2 dopo la sua pubblicazione nel sito internet dell’ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità;
- di valutare la tempestività e l’adeguatezza delle indicazioni e degli strumenti che il Governo e le sue strutture di supporto hanno fornito alle Regioni e agli enti locali nel corso di ciascuna fase dell’emergenza pandemica;
- di valutare la tempestività e l’adeguatezza delle misure adottate dal Governo e dalle sue strutture di supporto sotto il profilo del potenziamento del Servizio sanitario nazionale e delle dotazioni di esso nel corso di ciascuna fase dell’emergenza pandemica;
- di verificare la quantità, la qualità e il prezzo dei dispositivi di protezione individuale, dei dispositivi medici, dei materiali per gli esami di laboratorio e degli altri beni sanitari presenti immediatamente prima dell’emergenza pandemica e poi acquistati dal Governo e dalle sue strutture di supporto e distribuiti alle Regioni nel corso dell’emergenza pandemica”.
Inoltre dovrà stimare e valutare l’incidenza, anche eventualmente attraverso la istituzione di un osservatorio in collaborazione con l’Istituto superiore della sanità, che i fatti e i comportamenti accertati nel corso dell’inchiesta possono avere avuto sulla diffusione dei contagi, sui tassi di ricovero e di mortalità per Covid-19 nonché sugli eventi avversi e sindromi post vacciniche denunciate.











