La montagna ha partorito un topolino. La montagna ha partorito un topolino dopo cinque anni dalla prima adozione del febbraio del 2011, il Piano Particolareggiato del Centro Storico deliberato risulta monco. Ieri sera – presso il Palazzo Bacaredda sede del Consiglio Comunale cagliaritano – è stato ratificato all’unanimità 33 voti ed un astenuto, a parere di alcuni illustri consiglieri “il piano è un piano particolareggiato molto particolareggiato” se la cosa non fosse seria verebbe da ridere. Approvato ma, in gran parte necessità di essere sottoposto alla V.A.S. – Valutazione Ambientale Strategica per la parte concernente le “trasformazioni” e le nuove volumetrie nei cosiddetti vuoti urbani, le parti di interesse pubblico, gli spazi pubblici e le cinta murarie. Per cui si riapriranno i termini per le osservazioni, le valutazioni di regione e sovraintendenza per poi tornare in consiglio per l’approvazione finale, al netto di eventuali ricorsi. Abbiamo ricordato, con grande lustro, i 70 anni dalla seconda guerra mondiale e avremmo ancora lì i vuoti urbani a ricordarci quei tragici eventi del 1943.
A voler dire, senza esagerazione è stato perso tempo e tanto 5 anni a cui, sommati i tempi e le adempienze burocratiche, sarà necessario aggiungere altrettanti per arrivare ad almeno un decennio necessario perché il Piano esplichi tutti i suoi benefici effetti. Nel frattempo sentiamo parlare di frazionamenti delle unità immobiliari, di nuove possibilità per le giovani coppie possibilità già presenti nel piano adottato nel 2011 e si sarebbero potute utilizzare. E’ ormai evidente che tra annunci di uno Stadio calcistico in divenire, di Città dello sport (a proposito i manifesti sono troppi e credo che sponsorizzare in Cagliari – nella città che dovrebbe ospitarli – non sia il miglior mezzo pubblicitario), di Olimpiadi di Roma, di Metro per il Poetto, Anfiteatro Romano in pietose e colpevoli condizioni, il Piano Urbanistico Comunale non adeguato al Piano Paesaggistico Regionale, etc., purtroppo è un dato di fatto la montagna ha partorito un topolino. Se qualcuno è un cinefilo ricordi la conclusione del film la Montagna Sacra per chi non lo fosse: “dopo tante dispute, arrivati alla Montagna i protagonisti scoprono che era soltanto un film. Peccato, in tanti avevamo grandi aspettative invece sono state installate un po’ di mattonelle e bitume nelle strade, con fraterna amicizia siete stati inadeguati per cui dopo la fine del film, di cui si è svolto ieri il prefinale in consiglio, provate a meditare. Un ultimo dato, per capire l’importanza del P.P.C.S. basta sottolineare i rioni interessati: Castello, Marina, Stampace, Villanova, Villaggio Pescatori, San Bartolomeo, parte di Pirri – la cosiddetta matrice del centro storico – in poche parole gran parte della città e migliaia di abitanti. Chiaramente si doveva aspettare l’ultimo episodio del Consiglio comunale erano altre le priorità. Stop si gira, speriamo a breve si cambi. Gianfranco Carboni













