“Bifolche”, così definite da chi le cura con amore, i residenti pennuti di Poggio, anche se un pò ostili, come per natura, sono protette e ben note. Per loro, con l’avvio dei lavori per la messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico, non sono stati mesi semplici: acqua che scarseggiava, alcuni esemplari sono anche morti, ma la volontà di preservare la loro vita è stata forte e tenace a tal punto da andar oltre le difficoltà. Ed eccole qui, in gruppo, come delle pettogole sempre pronte a brontolare, innanzi allo specchio d’acqua che, senza di loro, non sarebbe più lo stesso.
“La passione di tanti le ha salvate, anche di qualche addetto delle opere in atto che ringraziamo.
Ringraziamo anche e tanto tutti coloro che si sono mossi per il loro benessere e la loro sopravvivenza a partire da Stefania , Laila, Italo , Jenny e altri di cui appena saprò aggiungerò i nomi” ha comunicato un attivo abitante di Poggio dei Pini.












