Una situazione grave, che si ripete a distanza di poche settimane dall’ultimo lungo disservizio e che oggi esplode nel periodo delle festività, quando il bisogno di accesso ai servizi è massimo: “Capoterra è un Comune di circa 24.000 abitanti, l’undicesimo della Sardegna per popolazione.
Eppure viene lasciato con un solo ufficio postale e un solo sportello automatico, che per giunta non funziona”.
La protesta è del sindaco a nome di tutti i cittadini che, da giorni, sono costretti a doversi spostare verso altri territori anche solo per un semplice prelievo dalla propria carta. “Questo non è un incidente tecnico: è una mancanza di rispetto verso un’intera comunità”. “Non è più accettabile.
Un servizio pubblico nazionale non può garantire prestazioni intermittenti a un Comune di queste dimensioni, come se Capoterra fosse un territorio marginale”. La richiesta a Poste Italiane, infine: “Chiediamo risposte immediate e fatti concreti, non giustificazioni né soluzioni provvisorie.
Serve un intervento strutturale, che assicuri continuità del servizio, manutenzione adeguata e il potenziamento delle infrastrutture.
Come Sindaco e come Amministrazione non intendiamo più tollerare questa situazione e pretendiamo rispetto per Capoterra e per i suoi cittadini.
I servizi essenziali non sono un favore: sono un diritto”.













