Episodi drammatici dove gli insulti, la denigrazione, le prese in giro si mescolano a video e foto che girano sul web: quello che un tempo si risolveva, magari, con un confronto verbale o il richiamo da patte di maestre e professori, oggi, come ben racconta la cronaca, può degenerare sino a situazioni irrimediabili che provocano dolore e sconforto, e la consapevolezza che non sia stato fatto abbastanza per le nuove generazioni. A Capoterra domani si terrà un incontro, uno dei tanti, per sensibilizzare i ragazzi e non abbassare la guardia al fine di prevenire e intervenire riguardo a momenti o azioni che fanno scattare l’allarme. “Diversi esperti del settore affronteranno, con i ragazzi delle scuole, l’argomento sotto diversi aspetti: sociale, psicologico, giuridico” espone Silvia Cabras, coordinatrice dell’evento, che ricorda che la partecipazione è aperta a tutti. Dopo i saluti istituzionali da parte del sindaco Beniamino Garau e Donatella Dessì, assessore alla pubblica istruzione e alla cultura, interverranno la Garante infanzia e adolescenza Regione Sardegna Carla Puligheddu o delegata, il Presidente dell’ordine degli assistenti sociali Regione Sardegna Milena Piazza, il Presidente Ordine Psicologi Regiare Sardegna Angela Quaquero, la Direttrice o rappresentante dell’Ussm Roberta Corsi.
Le relatrici saranno assistenti sociali Maria Luisa Lasio e Laura Pinna.
Presenti per dare il supporto adeguato anche il Comandante carabinieri di Capoterra Luogotenente Leonardo Del Gaudio e il Comandante della polizia locale di Capoterra Roberta Maxia.
Interverranno, inoltre, Salvatore Bandinu, educatore e scrittore esperto sull’argomento, Progetto La scuola debullizzata, Gino Emanuele Melis, Avvocato Famiglia, Penale a Cagliari, l’avvocato Roberta Lisci, Consigliera Comunale a Quartucciu, e Oscar Frau, “cos’è per me il rispetto”.
Verrà trasmesso un video sul bullismo e letta una testimonianza che rimarrà anonima.












