Ita regala l’ennesima beffa valida anche per i passeggeri sardi. Cappelliere semivuote ma obbligo di mettere i trolley nella stiva, con tanto di tempo perso dopo lo sbarco. Il racconto-denuncia fatto alla nostra redazione arriva dall’avvocatessa Gabriella Seu che, per motivi di lavoro, viaggia spesso tra Cagliari e Roma: “Questa era la situazione sul volo Roma-Cagliari delle 9:30 quando siamo saliti a bordo, dopo essere stati costretti a consegnare i trolley perché ci hanno detto che non c’era più spazio. Ci hanno detto che le cappelliere erano ormai piene, invece erano vuote”, spiega la legale. Che, al suo arrivo, ha dovuto perdere tempo prezioso per attendere che sopra il nastro passasse il suo bagaglio: “È l’ennesimo disservizio di Ita che colpisce non solo chi, come me, lavora e ha dei tempi da rispettare, ma anche anziani e disabili”. L’unica consolazione, piuttosto magra, è che il passaggio in stiva non comporta nessun aumento del costo del viaggio.
“Ma ricordo”, osserva la Seu, “che un piccolo trolley, valigia o bagaglio è già compreso nel biglietto ed è spiegato che si possa portare a bordo dell’aereo. Invece, appena si arriva a metà fila, visto che non è la prima volta che capita, hostess e steward bloccano i passeggeri e li costringono a spedire i bagagli in stiva”.










