Raramente sono serio e ancor meno lo sono sui social, ma oggi ho sentito il bisogno di esserlo. Ieri mattina, dopo giorni sul divano o in balcone, sono andato a Cagliari a recuperare una vecchia scrivania per cominciare a lavorare da casa. Ho portato con me la Gopro, montandola sul tettuccio dell’auto e realizzando un breve video che sarà difficile (spero) girare in altri tempi. Percorrere le strade del centro, completamente vuote e desolate mi ha fatto sentire un po’ come Will Smith in “Io sono leggenda” e così ho avuto modo realizzare la situazione di questi giorni. Una Cagliari surreale in un’Italia che in pochi giorni ha dovuto cambiare radicalmente le proprio abitudini. Amori, litigi, impegni di lavoro, armamenti nucleari, vertiginosi grafici di borsa e poi? Corona Virus.
Basta un organismo microscopico per mandare tutto in stallo, costringendo milioni di persone a non poter più stare con altre persone e a temere per la propria salute. Non possiamo ne vederlo, ne sentirlo o toccarlo ma ci costringe tutti a casa. Ma sono ottimista. Sono sicuro che questo momento diventerà presto solo un ricordo che un giorno racconteremo ai nostri figli o ai nostri nipoti e che loro non vorranno ascoltare, perché troppo impegnati a scorrazzare in una piazza o un parco con i loro amici, tutti insieme. Spero di non vedere mai più una città come quella come in questo video e che tutti potremo tornare presto alla nostra vita di sempre.
Nicola Anedda, Ardoc Productions












